L'allarme del Messaggero, ma la portavoce dell'ente del ministero della Salute minimizza. Ma conferma che è partita la derattizzazione per due piani di uffici e i dipendenti sono stati temporaneamente trasferiti: "Caso gonfiato, non siamo una Asl"
“C’è una vera e propria invasione di topi”, raccontano i dipendenti dell’Agenas al Messaggero. “Non è vero, il topo era uno solo. Un unico esemplare che ha girato per le stanze lasciando escrementi ovunque”, replica Chiara Micali, dell’Agenzia. Il botta e risposta nasce dalle polemiche legate alla chiusura per derattizzazione di alcuni uffici nella sede di via Piemonte, a Roma. L’Agenas è l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. E ha fatto scalpore che proprio in una struttura legata al ministero della Salute sia stata rilevata la presenza di roditori.
Sul numero dei topi non c’è accordo tra le versioni dei dipendenti e quella dell’Agenas quindi. Ma la derattizzazione c’è stata. E per volere della stessa Agenzia. Per questo gli uffici del secondo e terzo piano sono stati chiusi e i dipendenti di quell’area sono stati spostati temporaneamente nella sede di via Puglie. Il 9 luglio l’ultimo intervento di sanificazione dei locali, così da poter riaprire gli uffici.
“Ha avuto tanta risonanza la notizia del topo– dice Chiara Micali – perché questo si trovava in una struttura connessa alla sanità. Ma l’agenzia non è una Asl. Si occupa di politica sanitaria e di organizzazione di servizi, fa da raccordo tra le regioni e il ministero della Salute. Ma tutto questo si svolge su un altro piano rispetto alle Asl”. L’Agenas quindi, ritiene che il fatto sia stato “gonfiato”. Sia nel mettere l’accento sulla questione della struttura sanitaria, sia nel numero di topi riportati. “Il roditore è stato ucciso dall’uomo delle pulizie con la scopa. Poi abbiamo chiamato la derattizzazione, come da prassi. C’è stata un’eccessiva amplificazione della notizia a mio parere”, dice Chiara Micali.
Nonostante non ci sia accordo sul numero di topi trovati negli uffici di via Piemonte, le polemiche sulla presenza di roditori in pieno centro a Roma si rincorrono: “Certo che ci sono topi in questa zona – dice un commerciante che ha il suo negozio in via Piemonte – ne ho trovato uno proprio in bottega poco tempo fa”.
Ma oltre che sulle strade, le voci contrarie rimbalzano anche a livello istituzionale. Il consigliere regionale Fabrizio Santori presenterà un’interrogazione a risposta immediata per la tutela della salute dei dipendenti Agenas e per garantire le adeguate condizioni igienico-sanitario di uffici regionali. Si è detto poi certo che “la Asl interverrà per chiarire l’accaduto e certificare l’avvenuta derattizzazione. E’ paradossale– aggiunge – come proprio l’Agenzia nazionale del Ministero della Salute addetta al controllo dei servizi sanitari regionali, sia stata in questi giorni presa di mira da un’invasione di topi. Ennesima riprova di come la Roma del sindaco Marino sia oramai vittima di un degrado che sfiora i tempi della peste bubbonica”.