Tutto comincia il 26 giugno, quando in via Caffaro, nel mezzo del quartiere residenziale di Castelletto a Genova, apre senza nessun preavviso un centro d’accoglienza per migranti. A gestire la struttura, ricavata dai locali di un ex casa di risposo, la Croce rossa italiana. Nel rione però succede qualcosa di diverso rispetto alle tante Tor Sapienza sparse nelle città italiane: i residenti decidono di accogliere gli africani. Nasce così il “Comitato via Caffaro, via che accoglie” che conta più di mille iscritti e raccoglie e mette a sistema le tante iniziative di solidarietà dei genovesi: dalla raccolta di vestiti a quella di fondi per comprare le schede che consentono ai migranti di telefonare ai propri cari a casa di Pietro Barabino
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