Mirco Comparini, amministratore unico di Farma.Li, ha presentato le dimissioni contestando "scarsa attenzione" nei confronti delle sue richieste d'intervento per il rilancio dei 9 punti vendita cittadini. L'assessore: "Solo questioni tecniche". Ma la maggioranza del M5s in consiglio: "Fare luce"
Quella delle partecipate per la giunta M5s di Livorno sembra una maledizione. Stavolta per il sindaco Filippo Nogarin il grattacapo arriva dal mondo delle farmacie: Mirco Comparini, amministratore unico della Farma.Li (società con 54 dipendenti che gestisce le 9 farmacie comunali) ha infatti presentato le proprie dimissioni da alcune settimane. Il passo indietro infatti risale a fine aprile ma la notizia è iniziata a trapelare soltanto nei giorni scorsi. In questi due mesi la giunta è rimasta in silenzio sulle sorti dell’azienda che per il cento per cento è in mano a Liri Spa, società in liquidazione interamente partecipata dal Comune. Ilfattoquotidiano.it ha contattato Comparini che però ha preferito non rilasciare dichiarazioni. L’assessore comunale al bilancio e alle aziende partecipate Gianni Lemmetti getta invece acqua sul fuoco: “Continuiamo a aver fiducia in Comparini – dichiara – per questo le sue dimissioni sono state respinte e lasciate in sospeso. Mi auguro che ci ripensi”. Per ora non l’ha fatto.
“Il passo indietro di Comparini – spiega l’assessore Lemmetti – è dovuto non a un problema reale bensì a questioni di carattere puramente tecnico. Comune e Liri stanno infatti predisponendo un nuovo piano industriale e Comparini vorrebbe che si rivedessero i suoi obiettivi d’incarico alla luce dei nuovi scenari”. Per il momento il manager resterà in “stand-by”, limitandosi a svolgere il lavoro d’ordinaria amministrazione. Il nodo sulle dimissioni – prosegue Lemmetti – potrà perciò essere sciolto soltanto con il nuovo piano industriale (il Comune vorrebbe gestire direttamente le 9 farmacie): “Mi auguro di chiudere la partita entro fine estate”. Ma un’azienda come Farma.Li può permettersi per così tanti mesi di tenere in “freezer” il proprio amministratore unico? “Lo stand-by – assicura Lemmetti – alla fine sarà solo formale”.
Secondo fonti del fatto.it, tuttavia, il manager avrebbe contestato anche una “scarsa attenzione” dell’amministrazione comunale nei confronti delle sue richieste d’intervento per rilanciare le farmacie: un’azienda dinamica – sembra esser stato il suo mantra – deve poter offrire risposte in tempi rapidi per poter affrontare il mercato. Risposte che evidentemente non sarebbero mai arrivate: “Puro gossip” è la replica di Lemmetti. Il commercialista a capo di Farma.Li (al quale per il 2015 era stato chiesto di raggiungere il pareggio di bilancio e il potenziamento dei servizi) avrebbe inoltre più volte insistito nel legare interventi di riduzione dei costi a una politica di maggior sviluppo e investimenti. Un compito però non facile, viste le perdite d’esercizio fatte registrare dalla società negli anni dell’amministrazione targata Pd: i bilanci 2012 e 2013 presentano infatti rispettivamente 428mila e 362mila euro di perdite (“il bilancio 2014 si chiuderà con un passivo di circa 100mila euro” afferma Lemmetti).
Su questa vicenda i primi a chiedere chiarezza sono proprio i consiglieri di maggioranza del Movimento Cinque Stelle che hanno presentato un’interpellanza urgente: “Le dimissioni di Comparini – dichiara il consigliere Alessandro Mazzacca – sono state un fulmine a ciel sereno. Vogliamo capire cos’è successo. Comparini ha svolto un buon lavoro, e a quanto ci risulta anche il rapporto con i dipendenti era buono. Non ci aspettavamo di certo le sue dimissioni: aspettiamo che l’amministrazione comunale faccia chiarezza”. Poi conclude: “Il M5s sta lavorando sodo al rilancio di Farma.Li ma la questione è complessa: la società risente infatti pesantemente della cattiva gestione avvenuta con la passata amministrazione”.