“Don’t worry, be happy”! Un messaggio chiaro, limpido, di pace quello con cui Armonie d’Arte Festival apre la sua quindicesima edizione, portando per la prima volta in Calabria (19 luglio) uno dei giganti della voce, l’autore di quel brano che fa del summenzionato adagio la sua colonna di fuoco, il poliedrico sperimentatore Bobby McFerrin. Non solo autore di quello che fu il primo brano a cappella a raggiungere la vetta della Billboard Hot 100, non solo uno dei massimi sperimentatori vocali d’ambito jazzistico, ma anche l’incessante improvvisatore su temi e opere della grande tradizione della musica d’arte occidentale, oltre che più volte direttore di alcune tra le più grandi orchestre al mondo, tra cui anche i Wiener Philharmoniker.
E se di voci si parla, perché non proseguire, ad appena una settimana di distanza (25 luglio), con quella di uno dei massimi tenori esistenti, il pluridecorato e acclamato Jose’ Carreras? Insomma, un inizio veramente col botto quello con cui quest’anno l’organizzazione del festival di Borgia (CZ) intende salutare il suo pubblico. Nulla da invidiare pero’ alle passate edizioni, tutte irte di nomi dalla incredibile levatura artistica e musicale. Una vera e propria escalation quella che, dal 2010 a oggi, ha visto avvicendarsi nella cornice del meraviglioso Parco archeologico Scolacium musicisti del calibro di Pat Metheny (2010), Zubin Mehta (2011), il duo Bollani/Corea (2012), Salvatore Accardo, Gilberto Gil e Goran Bregovic (2013) Riccardo Muti e Nicola Piovani (2014).
Un festival, quello di Armonie d’Arte, il cui valore e prestigio viene quest’anno riconosciuto, oltre che dai numeri delle passate edizioni, anche dall’ingresso in Italiafestival, circuito dei principali festival di musica, teatro e danza italiani: dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a quello della Valle d’Itria, dal Festival delle Nazioni di Città di Castello all’Opera Estate Festival, dal Rossini Opera Festival all’Emilia Romagna Festival. Questi sono solo alcuni dei nomi insieme ai quali quest’anno Armonie d’Arte rappresenterà lo stile e l’eccellenza italiana: “Esprimo tutta la nostra soddisfazione – dichiara il direttore artistico del festival, Chiara Girodano – di essere stati ammessi come soci all’importante ente Italiafestival, poiché ciò testimonia la qualità del Festival e il suo forte percorso di crescita”.
Quattro le sezioni che vanno a comporre, nel suo complesso, la maxi-struttura del grande appuntamento calabrese: Sezione grandi eventi (coi già citati Bobby McFerrin e Jose’ Carreras); Sezione creatività contemporanea young and others (con spettacoli come Le supplici e La terra degli ulivi parlanti); Sezione progetti speciali (che prevede, tra le altre attività, il balletto in un solo atto e cinque quadri Sheherazade e le mille e una notte); Sezione musica d’autore (con nomi di grande qualità come Sergio Cammariere, Nina Zilli e Francesco Renga).
Un vero e proprio viaggio dunque tra suggestioni di vario genere, con la curiosità e il desiderio di raccontare luoghi e genti diverse, come del resto sottolinea e testimonia lo stesso sottotitolo del festival, “I viaggi di Erodoto tra musica e muse”. Un’occasione imperdibile, infine, quella di poter ascoltare per la prima volta le voci di McFerrin e Carreras in terra calabra: due tra i più grandi cantanti al mondo, dominatori assoluti, rispettivamente, del jazz e della lirica. “Non preoccuparti, sii felice”, sembra volerci suggerire Armonie d’Arte, e goditi la buona musica.