Di lui conosco poco ma a lui devo tutto.
Non ho trovato molto in rete a parte una breve pagina su Wikipedia e questo video:

01Sì, parlo di Lucio Lombardo Radice, forse per qualcuno di voi questo nome non è nuovo perché avrà frequentato l’Istituto Lucio Lombardo Radice a Roma oppure durante il liceo ha studiato sul suo ‘Il Metodo Matematico’.

Lucio Lombardo Radice era appunto un matematico, pedagogo e dirigente del Partito Comunista Italiano. Io sono cresciuto in una famiglia che ha militato nel Pci e in casa avevamo tanti libri. Avevamo anche tante enciclopedie: l”Enciclopedia Medica’, L”Enciclopedia dello Spazio’, l’enciclopedia dal taglio comunista, l’enciclopedia dal taglio democristiano e l’Enciclopedia sul taglio e cucito probabilmente acquistata da mia madre sarta. Io ero decisamente più affezionato a ‘Ulisse. Enciclopedia della Ricerca e della Scoperta’, quella degli Editori Riuniti, quella comunista, quella a cura di Lucio Lombardo Radice.

02Ovviamente ero contento che quella più bella fosse l’enciclopedia comunista e non quella democristiana (Le Nove Muse della Saie Editore) perché anch’io ero comunista e vedevo che il mio partito se la cavava con la grafica. Piccole soddisfazioni di un comunista di sette anni a cui piaceva disegnare.

L’enciclopedia Ulisse è un gioiello dell’editoria. Una collana di volumi decisamente all’avanguardia. Fu distribuita nel 1976. Su quelle pagine è cominciata la mia formazione visiva. Prima ancora di tutti i fumetti e di tutti i libri illustrati che poi sarebbero entrati in casa, l’Enciclopedia Ulisse era già lì e portava per la prima volta ai miei occhi opere di illustratori, pittori e grafici sconosciuti all’epoca e poco più che sconosciuti adesso in Italia. La scelta delle immagini era decisamente all’avanguardia. Queste tre immagini, per esempio, hanno influito molto sulla formazione del mio gusto.

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Le prime due sono Ben Shahn, un pittore e fotografo statunitense di origini lituane. La terza l’abbiamo già vista su questo blog, è di Aleksandr Deineka, un gigante del realismo sovietico.

C’erano anche Saul Steinberg, Milton Glaser, Renato Guttuso, le illustrazioni di Amedeo Gigli realizzate apposta per ‘Ulisse’. Su quelle pagine si respirava un clima squisitamente internazionale e un temperamento avanguardastico. Moltissimi tra i pittori e illustratori ospitati erano ancora vivi. Erano gli artisti del momento e i loro lavori brillavano sulle pagine di questo freschissimo prodotto editoriale che ospitava inoltre una piccola sezione dedicata al fumetto (e anche per questo si era meritata la santa approvazione di un bambino di sette anni che da grande voleva fare i fumetti).

Sono sicuro che tutti ci trasciniamo un’affezione a qualche enciclopedia o vecchio manuale con cui siamo cresciuti. Segnalatemi le vostre, magari mi sono perso qualcosa di meritevole. Questo delle enciclopedie è un mondo che mi affascina molto.

ah… Signor Radice, grazie.
Roberto

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