Nicole Cascione, 27 anni, nell'ebook 'Vado a vivere in Canada', illustra le principali fasi del trasferimento e le storie degli italiani che ce l'hanno fatta. "Chi ci contatta lo fa perché in Italia non trova un'occupazione"
“Il Canada è un Paese di grande attrazione per gli italiani che cercano possibilità di lavoro all’estero”. Con un tasso di disoccupazione intorno al 7 per cento, infatti, il Paese delle foglie d’acero è una meta sempre più ambita dagli italiani che decidono di fare i bagagli alla ricerca di nuove opportunità oltreconfine. Questa è la consapevolezza che ha portato la giornalista Nicole Cascione, 27 anni, a scrivere ‘Vado a vivere in Canada‘, una guida in formato ebook e pdf che illustra passo dopo passo le principali fasi del trasferimento, da “come uscire dal portone di casa in Italia al ricominciare una nuova vita nel Paese”, scherza la giornalista.
Una strada spesso non semplice: “Trasferirsi in un altro Paese non è mai facile – prosegue Nicole –, ci sono sempre degli ostacoli, soprattutto all’inizio, da superare: in Canada questi possono partire dalla richiesta del visto, ad esempio. Ce ne sono diversi: per studenti, lavoratori temporanei e qualificati. E poi per ottenere il visto di residenza permanente si deve seguire una procedura molto lunga, dove si deve dimostrare di essere importanti per il Paese”.
Ma questo non scoraggia chi decide di ricominciare altrove, lontano dal proprio Paese di origine: “Ogni anno in Canada arrivano circa 25mila persone, non solo italiani – continua Nicole – e non solo giovani. Ci sono anche pensionati: secondo alcuni dati Inps, i pensionati italiani in Canada sono più o meno 65mila, moltissimi. È strano, perché è un Paese freddo, però offre qualità di vita alta e servizi efficienti. L’emigrazione poi si lega molto anche al discorso del ricongiungimento familiare: chi ha parenti che in precedenza hanno fatto questa scelta cerca di raggiungerli. Molti poi considerano questo Paese una sorta di Terra promessa”.
Le domande più frequenti riguardano innanzitutto il lavoro: “In genere si vuole sapere come ottenere il visto – continua Nicole – quali sono i canali migliori per cercare lavoro e come prendere in affitto casa e accendere un mutuo in banca, questione non semplice in Canada. E queste sono proprio le difficoltà maggiori che chi decide di trasferirsi potrebbe incontrare. Quello che consiglio è di fare, prima del trasferimento, dei viaggi medio-lunghi per studiare la zona in cui si desidera trasferirsi. Conoscere la lingua, poi, è fondamentale per trovare un’occupazione”. La parte più complessa da analizzare? “Quella relativa al trasferimento della propria pensione e dei visti – assicura Nicole – la normativa canadese è abbastanza complessa”.
La guida, (disponibile su Ibs, Amazon, Mondadori store) realizzata dal portale Voglioviverecosì, con la supervisione della Camera di Commercio italiana in Canada, presenta anche storie di chi ha già fatto “il grande passo” come “Eduardo, emigrato più di 30 anni fa a Montreal, che oggi insegna italiano, Italo, da 49 anni in Quebec, che si gode la pensione dopo aver aperto due negozi in terra canadese, o come Diego e Jle, una giovane coppia di 30enni che da tre anni vive a Vancouver. Lui fa il programmatore e lei lavora per una multinazionale”.
L’ebook fa parte di un progetto più ampio con l’obiettivo di aiutare gli italiani che vogliono trasferirsi all’estero e che magari hanno dubbi e perplessità: “Le domande più frequenti che ci fanno riguardano i Paesi con maggiore possibilità e quelli dove è più facile fare impresa”, conclude la giornalista, che aggiunge: “Chi ci contatta lo fa principalmente perché in Italia non riesce a trovare lavoro”.