“Tsipras è stato sicuramente un furbacchione. La sua è stata una resa totale, incondizionata. L’ultima parola ce l’ha ancora il Parlamento greco, a cui posso fare il mio unico appello: blocchi questo piano, mandi a casa Tsipras e almeno faccia decidere ai cittadini greci con le prossime elezioni”. Sono le parole pronunciate dal deputato M5S, Luigi Di Maio, ai microfoni di 24 Mattino, su Radio24. “Con l’accordo di ieri” – continua – “hanno inventato l’Equitalia europea per la prima volta nella storia. Per questo ce l’ho con Tsipras. Hanno trovato il modo per espropriare un Paese dei propri beni. Questo fondo di garanzia mi inquieta e mi spaventa. Uno Stato è sovrano perché i suoi beni non sono pignorabili, qui stiamo parlando dei porti, aeroporti e altri asset in vendita. E’ come se noi mettessimo a garanzia il Colosseo”. E aggiunge: “Se le misure appena imposte alla Grecia finiranno per strozzare il Paese, così come sarà, a questo punto l’Europa non serve più. Entro il 30 giugno la Grecia doveva restituire al Fmi 1,6 miliardi di euro. Negli stessi giorni tra Germania e Austria si ristrutturava il debito con un taglio di 1,5 miliardi di euro: uno sconto all’Austria. Alla Grecia si è detto no, all’Austria si è detto sì. E’ un’Europa che fa due pesi e due misure, forse perché l’interesse della Bce e della Germania non è quello di salvare la Grecia, ma di mungerla fino all’ultima goccia. E questo non è ammissibile”. Il vicepresidente della Camera chiosa: “Cosa direi a Tsipras se lo avessi di fronte? Se fai un referendum e i cittadini hanno più coraggio di te, abbi almeno il coraggio di portare avanti il risultato di quel referendum. Tutti dicevano che aveva indetto un referendum su un accordo che non esisteva più. Invece i termini di quell’accordo sono tornati ieri. I cittadini hanno detto no a quei termini dell’accordo” di Gisella Ruccia