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Meritocazzia, Andrea Dipré e il pornodivo Francesco Malcom lanciano un quiz sul web per chi vuole fare film hard

Il gran sacerdote del trash e l'ex pornodivo Francesco Malcom hanno lanciato in Rete un format decisamente poco convenzionale: un concorrente deve rispondere correttamente a una serie di domande di cultura generale nonostante una piccante distrazione

di Domenico Naso

Volete fare porno e non sapete a chi rivolgervi? Niente paura, adesso c’è Meritocazzia (sì, avete capito bene), il nuovo format per il web firmato Francesco Malcom (ex pornodivo anni Novanta) con la partecipazione del sempre più discusso (e discutibile) Andrea Diprè. L’idea è semplice: un ragazzo che ha voglia di entrare nel mondo del porno manda un video di pochi secondi, senza nudità alcuna, per presentarsi a Malcom e Diprè. Poi, dietro un paravento e circondato dalla cornice di un quadro, dovrà rispondere a una serie di domande di cultura generale, mentre tale Lady Fellatio gli pratica, protetta da una tenda che nasconde la scena, del sesso orale. Il concorrente dovrà dimostrare di riuscire a concentrarsi nonostante l’evidente distrazione, mentre Francesco Malcom e Andrea Diprè continuano a porgli domande e, a ogni errore, a punirlo con fastidiose manciate di ghiaccio (che magari possono contribuire a raffreddare i bollenti spiriti). Qualora dovesse farcela, il protagonista della puntata potrà partecipare a una produzione hard della FM Video.

La prima puntata, della durata di cinque minuti, è già online sui profili social di Francesco Malcom. Il concorrente si chiama Michelangelo, ha 37 anni, vive a Milano e fa il designer per un noto marchio di moda. Lady Fellatio, rigorosamente in ginocchio, fa quello che deve, e il timido concorrente comincia a rispondere alle domande. Dopo due errori su cinque risposte date, la prova può considerarsi fallita e Malcome e Diprè intimano a Michelangelo di arrivare all’eiaculazione entro 60 secondi, pena l’esclusione e l’occasione sfumata di diventare un attore porno. Il povero malcapitato fallisce l’obiettivo e torna a casa a mani vuote. Fin qui l’idea del format, che di sicuro prende spunto anche da cose simili in voga soprattutto in Giappone (come il karaoke complicato da una contemporanea masturbazione). Il progetto ha quantomeno l’originalità di fare porno senza immagini esplicite, e a quanto riferisce Francesco Malcom sta riscuotendo un deciso successo: “Per anni mi hanno scritto ragazzi che volevano fare porno e io non sapevo mai cosa rispondere. Meritocazzia dà loro l’occasione di provarci, senza volgarità”. Bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa sia volgare o no, in realtà, ma l’approccio di Malcom alla faccenda è scanzonato e divertito.

La presenza di Diprè ha meno senso. O almeno, di sicuro ha senso perché il gran sacerdote del trash più becero è garanzia di click e visualizzazioni, ma è Diprè, e non il concorrente, ad avere evidenti problemi di concentrazione. Basti pensare che il momento più alto della presenza del critico d’arte è stata la seguente, dimenticabilissima, battuta rivolta al concorrente: “Vuoi affrescare la tua cappella come Michelangelo?”. Francesco Malcom sembra credere molto in questo progetto e, conoscendo le dinamiche virali del web, potrebbe funzionare sul serio. Ma “Meritocazzia” sembra addirittura fin troppo castigato nella giungla di porno (soft e hard) che è il Web. È il corto circuito di questi tempi strani: persino un ex pornodivo e Andrea Diprè sono superati dalla pornografia del paese “virtuale”.

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