Adesso anche le serie televisive “pirata” sul portale Popcorn. Pure questo si può scaricare direttamente, e senza alcuna inibizione, dal sito dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, grazie alle procedure relative al Regolamento Agcom sul diritto d’autore.
E così dopo l’accesso diretto ad un portale da cui scaricare centinaia di software pirata, di cui abbiamo già parlato, e dopo la presenza, per errore, in un procedimento dell’Autorità del dominio filmitalia spa, di titolarità dell’Istituto Luce, adesso l’Agcom, in omaggio al suo Regolamento, consente, senza volerlo, l’accesso a decine e decine di serie televisive pirata.
Succede che la Fapav, l’associazione antipirateria fondata anche dalla Mpaa (l’associazione di produttori cinematografici statunitense) e di cui, fra le altre cose è socia anche la Fondazione Bordoni, ovvero la Fondazione pubblica che si è vista assegnare in Convenzione dall’Agcom il compito di certificare le transazioni informatiche relative al Regolamento, segnali all’Agcom un portale dove scaricare lo streaming di opere pirata.
La Fondazione Bordoni, come si legge sul sito ha “un rapporto di collaborazione tra Fapav – Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali e Fub sul tema dell’innovazione tecnologica applicata ai servizi di tutela dei contenuti audiovisivi tutelati dalla legge sul Diritto d’Autore. Il rapporto è finalizzato allo studio e all’implementazione di soluzioni tecnologiche per innovare e ottimizzare il tradizionale flusso di lavoro di Fapav nell’ambito della rimozione selettiva di contenuti audiovisivi illecitamente resi disponibili tramite la rete Internet.”
Tornando al procedimento relativo alle serie pirata, va detto che la Fapav ad un certo punto desiste, senza spiegazioni, lasciando però, e, si badi bene, sulla pagina istituzionale di Agcom, grazie al Regolamento, indicati chiaramente i files dove sono presenti le opere, che sono accessibili da chiunque. Ovviamente non c’è alcuna inibizione su questi link, grazie alla desistenza della Fapav, ciò significa che chiunque può andare sul sito dell’Agcom, cliccare i link e godersi le opere pirata.
Che succede nel frattempo? Che i link presenti sul sito dell’Autorità portino direttamente ed in maniera automatica alle corrispondenti opere del portale Popcorn (peraltro Popcorn.CAB e non il più famoso Time), su cui, oltre ai contenuti segnalati dalla Fapav ed oggetto del Procedimento dell’Agcom che tutti possono vedere, ci sono anche decine e decine di serie televisive pirata. E così si possono vedere oltre a tutti i contenuti segnalati anche il Trono di spade, Criminal Minds, Orange is new Black e via di questo passo.
Ovviamente quest’effetto non era (e non si è) mai prodotto nelle attività di repressione operate dalla Magistratura, in sede civile e penale, che sono rigidamente delineate, a tutela di chi si difende, ma, soprattutto a protezione di chi si rivolge alla Magistratura stessa. E, meno male che i protagonisti di questa storia italiana esprimono soddisfazione.
Sarei curioso di conoscere in quale parte del mondo un’istituzione pubblica fornisce sul proprio sito liberamente i file pirata per i quale si è attribuita i poteri di rimozione, anche se non volontariamente si intende, e dichiari la propria piena soddisfazione per come stiano andando le cose.
Salgari non avrebbe potuto pensare di meglio.