“Quando prendi una ricetta da un cliente, stai facendo un prestito allo Stato. Il fatto che ti ripaghi è una possibilità”. Petros è un farmacista con alle spalle anni di studio e lavoro a Milano. Ha una piccola farmacia ai margini di una zona turistica di Atene. Il sistema sanitario greco rimborsa il 75% del prezzo dei farmaci direttamente ai farmacisti, ma dal 2010, con il primo bailout, il sistema si è inceppato. Pagamenti saltati e ritardi continui. “Ci usano come ammortizzatore. Per fortuna che in Grecia, come in Italia, c’è la famiglia” scherza Petros. Oggi, mentre in parlamento si vota sulle riforme che l’Europa ha imposto alla Grecia, i farmacisti scioperano. Protestano per la liberalizzazione dei farmaci da banco e per l’estensione delle licenze anche ai non farmacisti “a cosa serve aprire nuove farmacie, se quelle che ci sono chiudono per i debiti che lo Stato ha con loro?” di Cosimo Caridi
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