Dal 16 luglio, in seconda serata, parte un nuovo programma che racconta i nuovi modi di vivere nell’era dei social network e del full-time online
Disconnettersi, per riconnettersi veramente. Trapassare lo schermo Full Hd di pc, smartphone e tablet per incontrare dal vivo, nella realtà, i protagonisti globali del nostro tempo. Offline è un viaggio intorno ai nuovi modi di vivere nell’era dei social network e del full-time online. Uno sguardo sui giorni che saranno attraverso gli occhi dei più grandi artisti, pensatori e innovatori d’oggi. Documentario di viaggio bifronte (oltre che in tv, vive già di vita propria sui social network), Offline intende raccontare come la società e le interazioni umane, dalle più elementari alle più complesse, stanno mutando pelle e Dna per effetto delle reti sociali che sfrecciano su Internet. Offline è il nuovo atteso programma tv di Rai2, in onda per quattro giovedì consecutivi da giovedì 16 luglio alle 23.30. Cronache da un globo iperconnesso, rifondato in toto rispetto alla stessa idea di futuro che avevamo soltanto dieci anni fa. “Il progetto Offline nasce da un’esigenza che credo accomuni moltissimi utenti: quella di staccare la spina, e di provare magari a incontrare nella vita reale chi siamo abituati a seguire solo virtualmente: persone distanti o vicine, gente che influenza il mondo con un tweet o che ha innescato piccole rivoluzioni – ci spiega Alice Lizza, regista e autrice, insieme a Davide Starinieri (e con la collaborazione di una squadra di giovani), della nuova trasmissione televisiva -. Noi abbiamo fatto esattamente come si procede online, saltando da un luogo all’altro del pianeta, seguendo una “Google Map” della mente. Senza limiti fisici o temporali. Proviamo a fare il giro del mondo per incontrare i protagonisti del nostro tempo” ci siamo detti io e Davide. “Così magari ci disintossichiamo pure dalla coazione irrefrenabile a controllare uno schermo e lo stillicidio di notifiche, foto, aggiornamenti di stato”.
Un viaggio a mo’ di rehab dalla “social addiction”? La troupe di Offline, spostandosi negli Stati Uniti, in Europa e in Italia, ha intervistato una schiera di personaggi che esercitano un poderoso impatto sulla comunità virtuale. Molti di loro possono vantare anche milioni di followers su Twitter, Facebook e Instagram. Ma non mancheranno personalità che hanno scelto di continuare a vivere a latere dei social e del pensiero unico digitale. Fashion blogger, web star, leggendari YouTuber, fotografi e artisti contemporanei, fumettisti, skaters e modelle alternative, attori e registi, “influencers”, musicisti alternativi. Con precisi escamotage di regia, nelle quattro puntate di Offline realtà e web dialogheranno continuamente. Si passerà dall’online all’offline, e viceversa, senza soluzione di continuità. È la prima volta che la televisione italiana lancia la sua sfida al web 2.0 usando le sue stesse armi.
Una quarantina gli ospiti complessivi di Offline. Tutti di grande prestigio internazionale. Nella prima puntata di giovedì 16 luglio (dalle 23.30 su Rai2) ci saranno Leimamo, agricoltrice di Maui che gestisce una farm; Zach King, il “re di Vine”; la blogger e stilista Eleonora Carisi; il fenomeno comico del 2015, Maccio Capatonda; il ciclista “Zio Bici”; le fashion blogger americane Caroline Vrreland e Shea Marie; lo street artist El Mac, il “Michelangelo dei murales”; il nostro Caparezza; l’artista newyorkese Shantell; Paige Alms, celebre surfista di Maui.
E nelle prossime puntate saranno Offline, tra i tanti, David LaChapelle, il glorioso fotografo fashion e videomaker già al lavoro con Madonna, Michael Jackson e numerosi altri; un fumettista e disegnatore straordinario, sempre in anticipo sui tempi come Milo Manara; Jason Bentley, storico dj e speaker di KRVC, la “radio della California”; Nick Oliveri, pietra angolare del rock alternativo a stelle e strisce; il fotografo haute couture Francesco Carrozzini; il geniale Paul Budnitz, inventore di Ello, il social network liberato dalla pubblicità; Vanessa Beecroft, tra le nostre artiste e performer più rappresentative all’estero; Sebastian Chan, l’uomo che sta rivoluzionando i musei rendendoli “usb friendly”; Linus, ossia il più famoso uomo-radio italiano. E persino un regista visionario come Terry Gilliam: su Facebook ha 430 mila “Mi piace”, ma nella realtà di ieri e di domani i fan dell’ex Monty Python (a occhio nudo, non “potenziato”), sono molti di più.