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Murnau, trafugato il cranio del regista di Nosferatu: si segue la pista del satanismo

Secondo il sito web dello Spiegel, una candela e diverse tracce di cera sono state rinvenute attorno al loculo del cineasta tedesco, possibile segno di una messa nera da parte di gruppi occultisti

di Davide Turrini

Il cranio del leggendario regista Friedrich Wilhelm Murnau è stato trafugato. Il macabro furto è avvenuto nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 luglio presso il cimitero di Stahnsdorf, nella periferia sud occidentale di Berlino. Lì si trovano dagli anni Trenta del secolo scorso le tombe dei fratelli Plumpe (Murnau è uno pseudonimo), tra cui quella dell’autore di Nosferatu – Il vampiro (1922), morto a Santa Barbara in California nel marzo del 1931 a seguito di un incidente stradale. Secondo il sito web dello Spiegel, una candela e diverse tracce di cera sono state rinvenute attorno al loculo del regista tedesco, possibile segno di una messa nera da parte di gruppi occultisti o satanisti.

“Confermo il ritrovamento di una candela accanto alla tomba, anche se non è molto chiaro cosa sia successo: forse sono state fatte delle fotografie alla salma, forse una sorta di festa”, ha spiegato Olaf Ihlefeldt, il responsabile del corpo del celebre regista, raggiunto al telefono dal Washington Post. Secondo l’uomo la bara di metallo del regista è stata divelta, e il corpo imbalsamato del regista è stato decapitato, lo scorso lunedì notte. Il cimitero di Stahnsdorf, con i suoi 206 ettari di superficie, è uno dei più grandi d’Europa, e ricorda la funzione che hanno le strutture omologhe del Pere Lachaise a Parigi o del San Michele al Lido di Venezia dove riposano personalità di spicco del mondo dello spettacolo e delle arti, dello sport o della politica. Vicino al piccolo mausoleo tripartito dei fratelli Plumpe ci sono infatti le tombe del compositore Engelbert Humperdinck e dell’architetto Walter Gropius della scuola Bauhaus. Oltretutto, secondo il responsabile, la tomba di F.W. Murnau è stata più volte teatro di atti di vandalismo, ma mai si è arrivato all’apertura della bara e alla profanazione del cadavere.

L’eredità espressiva di Murnau, e soprattutto di un film come Nosferatu, si è confermata nei decenni trascorsi con la produzione di horror, capolavori o meno, che hanno confermato l’insuperabile matrice originaria da cui attingere per ridisegnare il personaggio di Dracula, tratto da Bram Stoker proprio da Murnau per la prima volta nel 1922. Solo sulla figura in senso stretto di Nosferatu sono stati girati sia una sorta di remake da Werner Herzog nel 1979 con il vampiro interpretato da Klaus Kinski; e L’ombra del vampiro (2000), una sorta di dietro le quinte del film e sull’attore che interpretò Nosferatu/conte Orlok con Murnau, quel Max Schreck – William Dafoe nel film – che riposa non troppo lontano da dove è stata trafugato il cranio del regista nel cimitero di Wilmersdorfer Waldfriedhof Stahnsdorf.

Nella storia del cinema in molti ricorderanno un altro celebre furto di cadavere. Nel Natale del 1977 la bara di Charlie Chaplin fu trafugata dal cimitero di Vevey in Svizzera da due balordi che tentarono di ottenere un riscatto dai parenti dell’attore. L’episodio è raccontato in una commedia amara, Il prezzo della gloria. Anche per altri nomi celebri del mondo della musica classica è toccata in sorte una decapitazione post mortem: nel 1809 toccò al compositore Joseph Haydn e nel 1848 a Gaetano Donizetti. A quest’ultimo il cranio venne asportato da un medico durante l’autopsia e mai più rimesso nella bara. I primi biografi del compositore bergamasco ritrovarono la testa nel negozio di pizzicagnolo di un parente del medico, dove, accuratamente svuotata e ripulita, veniva usata come vaso per contenere le monete.

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