Una ricerca Ipsos dullo stile di vita delle giovani generazioni spiega come la crisi economica allontani dai campi da gioco: troppo alti i costi da sostenere per garantire la frequenza di uno sport. Poi ci sono le cattive abitudini alimentari che stanno facendo aumentare i casi di obesità infantile
Più poveri e meno sportivi. E’ la fotografia tracciata dalla ricerca “Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi” realizzata da Ipsos per “Save The Children” presentata nei giorni scorsi ad Expo 2015. Quasi un minore su cinque in Italia non fa sport nel tempo libero e per il 27% di loro la motivazione va rintracciata nella mancanza di possibilità economiche della famiglia.
Mamma e papà pur ritendo importante che i loro figli pratichino qualche sport (lo pensa il 90% dei genitori) non arrivano a fine mese e sono costretti a rinunciare a questa spesa. Nemmeno la scuola riesce a supplire questa carenza: un bambino su dieci non pratica attività motoria neppure in aula per mancanza di spazi attrezzati o per l’assenza di lezioni nel programma scolastico. Dopo anni in cui eravamo abituati a vedere i nostri ragazzi impegnati nelle ore pomeridiane in corsi di ogni genere, dal calcio, al basket, al nuoto ora la considerazione che i bambini hanno dello sport è bassa: solo per meno della metà degli intervistati un compagno che pratica un’attività motoria è ben considerato. Per uno su tre questo elemento non è rilevante per la “popolarità” tra i coetanei e più di uno su cinque dichiara che tra amici bisogna invece saperne di videogiochi, campionato di calcio e cartoni animati.
I nostri ragazzi sono decisamente sedentari grazie anche ai “vizi” di mamma e papà: uno su quattro non cammina più di 15 minuti al giorno, dato che aumenta a uno su tre nel Centro Italia; solo il 4% afferma di percorrere a piedi più di un’ora al giorno. Guai a non accompagnarli a scuola in auto: due su cinque arrivano davanti al proprio istituto sulla quattro ruote con i genitori. Un dato positivo è quello dell’uso della bicicletta: la ricerca segnala un aumento del 6% rispetto alla precedente rilevazione facendo salire al 22% la percentuale dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni che usano la due ruote. I bambini e gli adolescenti passano gran parte dei pomeriggi e dei week end in casa: il 56% passa il tempo ascoltando musica; il 49% legge, il 22% afferma di aiutare in casa a fare lavori domestici e il 17% suona uno strumento musicale. “Le difficoltà economiche delle famiglie – spiega Raffaella Marino, direttore programmi Italia – Europa di save The Children Italia – e la mancanza di spazi pubblici adeguati obbligano molti bambini a diventare sempre più sedentari e disabituati a confrontarsi con i loro coetanei”.
Sono tantissimi i genitori che denunciano la mancanza di luoghi all’aperto dove i figli possono incontrarsi con gli amici (33%). Chiare le conseguenze di una vita condotta fin da bambini in questo modo: troppi minori sono grassi. Secondo la ricerca Ipsos, secondo il 65% dei genitori esiste un problema di sovrappeso e obesità infantile tra i bambini della scuola primaria. Un identikit che trova le sue radici nelle cattive abitudini alimentari: il 22% dei bambini non fa la prima colazione tutte le mattine, abitudine che peggiora col crescere dell’età. Solo uno su tre dichiara di fare la merenda sia a metà mattina che a metà pomeriggio, consumando quindi i cinque pasti consigliati al giorno.