Josep Bartomeu è stato confermato nella notte presidente del Barcellona. Ha vinto con il 54,63% di voti, staccando oltre le previsioni il principale sfidante, Joan Laporta (fermo al 33,03%). Il triplete conquistato appena sei settimane fa ha convinto oltre 47mila elettori sui 109mila soci aventi diritto a votare Bartomeu. “Mi piace essere il vincitore e di averlo fatto con la maggioranza che tanto legittima il nostro progetto”, ha commentato il diretto interessato dopo l’ufficialità, che ha sottolineato la volontà “di continuare a crescere e vincere”.
Tutti i top club d’Europa hanno guardato con interesse quanto è accaduto in Spagna. In particolare la Juventus. Le elezioni per scegliere il nuovo presidente dei blaugrana (erano candidati anche Agusti Benedito e Toni Freixa fermatisi al 7,16% e al 3,70%) non solo delineeranno la programmazione societaria futura, ma anche il mercato della squadra campione d’Europa. Da Torino il dg Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici hanno seguito con estremo interesse il verdetto. La ragione? L’eterna promessa di matrimonio tra Paul Pogba e i blaugrana.
Entrambi i principali sfidanti hanno a più riprese promesso come primo rinforzo il talentuoso numero 6 della Juventus. Mino Raiola, agente del centrocampista, da mesi continua a rilasciare dichiarazioni ora in favore dello spostamento del campione transalpino, ora d’amore per i bianconeri. Fino al 21 febbraio scorso, quando ha fissato il prezzo del suo assistito più prestigioso: “Paul costa 100 milioni” ha dichiarato al quotidiano spagnolo Marca, in piena campagna elettorale. Ecco allora che la rielezione del presidente Bartomeu dalle parti di Torino significa molto. Anche perché i bianconeri potrebbero decidere di sacrificare il calciatore francese per dar vita a un nuovo ciclo, ma solo in presenza di un’offerta impossibile da rifiutare. Laporta, in tal senso, aveva assicurato che in caso di vittoria il giovane campione francese sarebbe stato il primo suo acquisto. Ed era pronto a mettere sul piatto anche i famosi 100 milioni di euro.
A queste cifre, la Juve non avrebbe detto no. La Vecchia Signora, infatti, dopo il quarto scudetto consecutivo e la finale di Champions League persa proprio contro il Barcellona, ha già iniziato la rivoluzione tecnica. Via Pirlo, Tevez, Vidal che sono stati i grandi colpi di mercato del tandem Marotta-Paratici, per i giovani Paulo Dybala e Simone Zaza e gli esperti Mario Mandžukić e Sami Kedhira. E Massimiliano Allegri aspetta di sapere chi sarà il nuovo dieci bianconero tra Oscar, fantasista brasiliano del Chelsea, il tedesco Mesut Ozil (Arsenal), la promessa del Real Madrid Isco e l’ultimo entrato in lista Mario Goetze del Bayern Monaco. Con 100 milioni in cassa, ogni obiettivo di mercato era possibile. La vittoria di Bartomeu, invece, cambia un po’ le cose o, meglio, i tempi dell’affare, che a quanto pare si farà comunque, ma non nel 2015. Fino a gennaio 2016, infatti, il Barcellona ha il mercato bloccato dalla Fifa per aver violato, tra il 2009 e il 2013, l’articolo che regola la cessione del cartellino di minori di 18 anni in almeno dieci casi. Da allora Pogba in blaugrana sarà possibile. A che cifre? Facile immaginare che la società bianconera proverà a scatenare un asta multimilionaria. In un’intervista, rilasciata il 16 luglio al quotidiano spagnolo Mundo Deportivo, Marotta ha avvertito: “Chi vuole Paul deve venire a parlare con noi, non con Raiola”. Se ne riparlerà dunque l’anno prossimo. Ma l’esito è tutt’altro che scontato.