Sono arrivati da tutta Italia per salutare Carlo Giuliani, nel quattordicesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 20 luglio 2001, in piazza Alimonda, per mano del poliziotto Mario Placanica, durante il G8 di Genova. Dal palco il padre Giuliano ha evocato i famosi sette secondi prima dello sparo. Dopodiché la folla si è sciolta in un lungo applauso, intonando le note di Bella Ciao. Tra il pubblico, anche Vittorio Agnoletto e Mark Covell, una delle vittime della notte alla scuola Diaz e cittadino onorario di Genova. Ma la giornata è stata accompagnata dalla polemiche tra il Comitato Carlo Giuliani e il Coisp, il sindacato di Polizia che ha dato vita in tutta Italia a una raccolta firme per eliminare il cippo che ricorda il ragazzo in piazza Alimonda. “Se Giuliani non fosse morto per mano di Mario Placanica, oggi sarebbe in carcere per omicidio ai danni di una forza dell’ordine”, attacca Matteo Bianchi, segretario regionale ligure del Coisp. Dura la replica del padre, a margine dell’evento. “Lo chiamano monumento. Ma quello non è un monumento, è solo una dimostrazione dell’imbecillità di certa gente” di Lorenzo Tosa

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Roma, “Marino si scusi per quell’insulto o lo querelo. Trattati come scarti umani”

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