Il cuscino potrebbe esplodere nella direzione sbagliata, la Ferrari procede al richiamo. Con l'ente nazionale per la sicurezza stradale americano non si scherza: l'anno scorso il Cavallino era stato condannato a una multa di 3,5 milioni di dollari
Gli errori non risparmiano nemmeno le produzioni d’eccellenza come quelle della Ferrari. Il costruttore italiano sta richiamando 814 veicoli in America per sistemare l’airbag frontale del guidatore, montato con un’angolazione sbagliata. L’errore è stato scoperto dalla Ferrari mentre faceva dei test sulla colonna di sterzo della 458 Italia, riportano i documenti della Nhtsa, l’ente che si occupa della sicurezza stradale negli Stati Uniti.
Nonostante i dispositivi siano stati prodotti dalla Takata, al centro di un richiamo record di 34 milioni di veicoli, il difetto riscontrato sulle Ferrari non è da addebitarsi al costruttore giapponese: la pelle che ricopre il cuscino gonfiabile è stata incollato in modo improprio e l’airbag è stato posizionato male. Per questo l’airbag potrebbe scoppiare in una direzione scorretta e potenzialmente ferire il guidatore, anche se al momento non sono stati registrati incidenti di questo tipo. Il richiamo riguarda esemplari assemblati fra dicembre 2014 e aprile 2015 di quasi tutta la gamma: 458 Italia, 458 Spider, 458 Speciale, 458 Speciale A (nella foto), California T, FF, F12 Berlinetta e LaFerrari. Al momento, sul sito del Ministero dei Trasporti non risultano richiami in Italia.
Negli Stati Uniti, la Nhtsa è molto severa nel monitorare la sicurezza degli automobilisti e nel punire i costruttori che la trascurano. Lo scorso ottobre, la stessa Ferrari era stata condannata dalla Nhtsa a pagare una multa di 3,5 milioni di dollari per non aver sottoposto tempestivamente all’agenzia gli “early warnings reports” (Ewr) con cui le Case sono tenute a denunciare potenziali problemi di sicurezza. La Ferrari, essendo un costruttore di piccoli volumi, non è tenuto al report trimestrale, ma deve comunque documentare gli incidenti fatali, mentre per tre anni ha evitato di presentare report, sebbene le sue vetture siano state coinvolte in tre incidenti mortali.