Gli incartamenti sulla turbativa d'asta dimenticati in cassaforte erano al centro dello scontro con Robledo, l'aggiunto poi trasferito a Torino dal Csm
Il procuratore generale della Cassazione Pasquale Ciccolo ha avviato l’azione disciplinare nei confronti del procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Il pg, titolare dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli altri magistrati, contesta al capo dell’ufficio inquirente milanese di aver deliberatamente dimenticato in cassaforte il fascicolo sulla compravendita Sea. La vicenda era stata sollevata dall’ex procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che lamentava di essere stato “scavalcato” dal suo capo.
Il dissidio tra Bruti e Robledo aveva spaccato la procura di Milano, con il capo degli inquirenti che prima aveva tolto la delega sulle inchieste per corruzione al suo aggiunto, e poi si era visto archiviare il procedimento disciplinare dal pg della Cassazione sull’assegnazione del fascicolo Ruby e sull’inchiesta San Raffaele. Rimaneva aperta, però, l’indagine sul fascicolo Sea: nel frattempo, però, il Csm aveva traferito a Torino Robledo, sconfitto nella battaglia interna alla procura lombarda.
La vicenda del fascicolo Sea dimenticato in cassaforte aveva portato anche ad un’indagine penale da parte della procura di Brescia, competente per i reati commessi da magistrati milanesi, ma che alla fine aveva visto archiviata l’accusa di omissione di atti d’ufficio avanzata nei confronti del procuratore lombardo. Alla guida della procura meneghina dal 2010, Bruti Liberati ha annunciato che andrà in pensione il 16 novembre prossimo, e cioè dopo la conclusione di Expo.