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Instagram, vietati gli hashtag “melanzana” e “curvy”. Tutti i casi di ‘censura’ dei social network

Lezione di inglese: come si dice “melanzana” in inglese? Eggplant. Almeno negli Stati Uniti, visto che i britannici preferiscono usare il termine “aubergine”. Bene, chiarito questo, forse può essere utile sapere che l’hashtag #eggplant è rigorosamente vietato su Instagram. Il perché ce lo spiega Riccardo Luna dalle pagine di Repubblica: “eggplant” sarebbe un modo non proprio politically correct per riferirsi al pene degli uomini di colore (ne ricorderebbe la forma e il colore, a quanto pare). E allora i signori di Instagram, che già vietano l’hashtag #curvy per difendere le donne “rotonde”, hanno pensato bene di bandire anche il riferimento vegetal-sessuale, perché dotato di un certo potenziale razzista.

La questione della censura “a fin di bene” sui social è materia antica e ampiamente dibattuta, ma a volte si rischia di esagerare. Basti pensare al divieto di pubblicare foto con capezzoli femminili su Instagram e Facebook, mentre quelli maschili sono ovviamente permessi. Come reazione, da qualche settimana circola con un certo successo l’hashtag #FreeTheNipple, una campagna virale per chiedere ai social network di rimuovere un divieto che più che pudico sembra alquanto bigotto.

Come scrive lo stesso Riccardo Luna, la Rete ha in sé gli anticorpi per reagire al razzismo e al sessismo. Ma forse sarebbe meglio non esagerare, perché per tutelare giustamente minoranze e categorie particolarmente esposte, si rischia di mettere il bavaglio a uno strumento che è libero per sua stessa natura. E allora, se quest’estate andrete in vacanza da una vecchia zia che vive a Brooklyn che vi farà mangiare una parmigiana di melanzana old style, non abbiate paura, usate l’hashtag incriminato a corredo della foto che inevitabilmente posterete su Instagram. #FreetheEggplant, insomma.