La Musica è Lavoro

L’edizione musicale e il controllo dei diritti nel mercato discografico che cambia

di F. Q.

di Toni Verona

Il mestiere di chi si occupa di musica è molto cambiato negli anni e l’avvento del digitale ha scombinato le carte, anche se, a fronte di aree in crisi, altre si sono consolidate creando nuovi spazi ed opportunità. La mia società negli anni si è occupata prioritariamente di editoria. Ad inizio anni Ottanta – periodo in cui la discografia tirava forte, persino i singoli garantivano buoni ritorni economici – a noi interessava maggiormente il settore editoriale, più che la discografia. Conoscere i diritti, promuovere l’opera dell’ingegno e farla fruttare attraverso pubblicazioni, licenze, sincronizzazioni, accordi di sub edizione con l’estero… Da allora, impegno e costanza ci hanno consentito di disporre di leve importanti nel momento in cui la rivoluzione digitale ha tolto terra sotto i piedi al comparto discografico.

Crollando le vendite dei dischi, i settori che generano proventi garantendo sopravvivenza e non solo, sono il booking e il controllo dei diritti. L’attività di booking non è mai entrata nei nostri programmi. L’editoria invece è sempre stata la nostra forza, anche ‘stimolata’ dall’attività discografica. Disporre di una rete di contatti importanti in Italia ed un network di sub editori in ogni paese del mondo, ci ha permesso di lavorare spostando via via negli anni il fuoco delle nostre azioni. In particolare, negli ultimi anni abbiamo intrapreso un’importante collaborazione con il mondo del cinema, divenendo produttori ed editori di colonne sonore di diversi film, taluni dei quali hanno anche conseguito risultati importanti. ‘Cesare deve Morire’ dei fratelli Taviani, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino nel 2012, ‘Ali ha gli occhi azzurri’ di Claudio Giovannesi, vincitore del premio speciale della giuria alla Festa internazionale del cinema di Roma o il più recente ‘Anime Nere’, di Francesco Munzi, presentato lo scorso anno a Venezia e vincitore di nove David di Donatello 2015, oltre ad una serie di altri prestigiosi film di cui Ala Bianca ha prodotto la colonna sonora, da ‘Italy in a day’ del Premio Oscar Gabriele Salvatores al recente ‘Maraviglioso Boccaccio’ dei fratelli Taviani. È solo un esempio di cosa si può fare nel mercato musicale se si allargano gli orizzonti e non ci si piange addosso quando il gioco è sottoposto a nuove regole.

Collaboriamo da sempre con realtà major ed indie. Entrambe hanno vantaggi e debolezze. Se le major hanno ridotto considerevolmente ritmi ed investimenti, non passa giorno senza che veniamo invece a conoscenza di indipendenti attivi e capaci in grado di conquistare nuovi spazi in un business che evolve continuamente. Sono i nuovi professionisti, ragazzi abili nell’interagire con gli artisti di domani pur operando già da oggi con nomi che meritano attenzione e rispetto. Per questo Ala Bianca collabora attivamente con talune realtà della scena indipendente più giovane. Là dove troviamo idee chiare, progetti importanti e capacità di rimboccarsi le maniche siamo ben disposti ad interagire poiché tali piccole strutture indipendenti sono poliedriche, prive di confini per cui, occupandosi di ogni aspetto del business, offrono all’artista un supporto globale che nessun’altra realtà può offrire (tanto meno le majors).

A chi vuole lavorare nella e con la musica, consigliamo di decidere a priori come farlo, se professionalmente o secondo istinto. Il mestiere offre varie opportunità, ma vanno individuate e fatte proprie attraverso tanto lavoro ed un notevole impegno, studio della materia e consapevolezza nelle difficoltà. Oltre ad una buona dose di creatività ed intuito, è indispensabile capire come funzionano i diritti, cosa significa controllare master ed edizioni, capire ed offrire opportunità all’artista, conoscere la distribuzione e le licenze, arrivando fino alle proiezioni (realistiche il più possibile) del break even e possibili ritorni .
Per migliorare le condizioni del settore nel nostro paese crediamo importante valutare due aspetti. Considerando che in ogni paese le realtà indie sono in crescita, è opportuno guardare al di là dei confini, allacciando partnership, trovando sbocchi commerciali ed importando modelli che funzionano. Unitamente a tale aspetto, è indispensabile capire l’importanza dei diritti, la loro conoscenza e tutela. Siae, le collecting di diritti connessi e copia privata (SCF, Its’ Right, Nuova Imaie), le associazioni di categoria (specie PMI ed Anem che tutelano i diritti degli indipendenti), hanno intrapreso un percorso di trasparenza ed avvicinamento ai nuovi percettori di diritti.

Possono e devono fare di più, ma d’altro canto è fondamentale che per primi gli attori che agiscono nel settore colgano il valore dei diritti e ne capiscano l’importanza, la loro raccolta e la corretta ed equa distribuzione dei proventi che generano. Non occuparsene o farlo malamente, per ignoranza, diffidenza o sfiducia verso le associazioni di categoria, le società di collecting, la Siae, può significare scarsa tutela dei diritti con la conseguenza di rinunciare a guadagni che, lasciati sul tavolo, diventano preda di chi non li ha maturati. È qualcosa che non deve più accadere perché oggi, più di ieri, i creativi e gli operatori della musica sono dotati di strumenti di comprensione (=cultura) e tecnologici che consentono loro di crescere, conoscere, acculturarsi, dotazioni che aiutano a vivere (e bene) di questo mestiere.

TONI VERONA
Attratto dalla musica, collabora per un paio di anni con EMI Italiana nell’attività di scouting finchè a fine anni ’70-inizi ’80 fonda Ala Bianca Group srl , un’azienda di editoria musicale che qualche anno dopo aggiunge l’attività di discografia.
Varie le produzioni discografiche e le acquisizioni editoriali negli anni, per citarne alcune:  Alan Sorrenti, Patty Pravo, Nomadi, proseguendo con Francesco Guccini, Enzo Gragnaniello, Dario Fo, Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Roberto Murolo, Enzo Jannacci  fino ad acquisizioni  più recenti:  Nair, Marlene Kuntz, Max Casacci, James Senese, Radiodervish, Paolo Benvegnù, A Toys Orchestra, Gianni Maroccolo & Claudio Rocchi, Giorgio Conte, Deproducers…
Toni Verona ha anche ridato vita al grande catalogo di musica popolare de ‘I Dischi del Sole’, ripubblicati a fine anni ’80 ed ancora oggi presenti nel mercato sottoforma di CD, vinili, files digitali, così come ad inizi anni ’90, assieme al Club Tenco  ha fondato la prestigiosa collana di musica d’autore de ‘I Dischi del Club Tenco’.
Negli ultimi anni Toni Verona all’interno dell’azienda Ala Bianca, ha dato vita ad una nuova linea editoriale producendo ed editando musiche originali per colonne sonore di film, documentari, spettacoli teatrali.

L’edizione musicale e il controllo dei diritti nel mercato discografico che cambia
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione