"È normale che un presidente del Consiglio possa continuare a farsi finanziare la propria fondazione da grandi gruppi di potere direttamente interessati dalle scelte dell’esecutivo?", chiede Bruno Marton, capogruppo pentastellato al Senato
“È normale che un presidente del Consiglio possa continuare a farsi finanziare la propria fondazione da grandi gruppi di potere direttamente interessati dalle scelte dell’esecutivo?”. Se lo chiede Bruno Marton, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, dopo l’articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano sui finanziamenti offerti alla Fondazione di Matteo Renzi dalla Bat, la British American Tobacco. Nel luglio scorso il ceo della multinazionale delle sigarette incontra Renzi proprio nello stesso periodo in cui il governo pensa al riordino delle accise sul tabacco: alla fine la Bat ottiene una tassazione agevolata.
“Come la Fondazione Vedrò dell’allora premier Enrico Letta veniva finanziata dalle lobby del gioco d’azzardo, poi ricompensate con il famoso condono da 2,5 miliardi nel decreto Imu, così oggi scopriamo che anche la Fondazione Open dell’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi è finanziata da lobby come la British American Tobacco (Bat), che nel 2014 ha versato nelle casse della Fondazione 100 mila euro”, scrive Marton in una nota.
“Quanto questi finanziamenti arrivano a condizionare le scelte dell’esecutivo? Sono domande legittime, che se inevase gettano ombre inquietanti sull’azione del governo”, continuano i 5 Stelle. “Per questo chiediamo che il premier Renzi venga a riferire in Parlamento e a rassicurare gli italiani che le decisioni a Palazzo Chigi siano prese solo nell’interesse dei cittadini e non delle lobby che foraggiano la sua Fondazione” .