La Suprema Corte valuterà la legittimità della sentenza del 31 ottobre 2014 con cui la Corte d’Assise d’appello di Roma ha assolto tutti gli imputati nel processo per la morte del ragazzo arrestato nel 2009
Il 15 dicembre prossimo la Cassazione valuterà la legittimità della sentenza del 31 ottobre 2014 con cui la Corte d’Assise d’appello di Roma ha assolto tutti gli imputati nel processo per la morte di Stefano Cucchi. La Procura generale e i familiari del ragazzo avevano depositato ricorso contro la decisione dei giudici. Ora l’annuncio che ad occuparsi della vicenda sarà la quinta sezione della Suprema Corte.
Sulla morte del ragazzo, arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e deceduto una settimana dopo nell’ospedale ‘Sandro Pertini’, contrastanti gli esiti del giudizio di primo grado rispetto a quello d’appello. Nel giugno 2013 la III Corte d’assise di Roma condannò per omicidio colposo i medici del ‘Pertini’: al primario del reparto protetto per i detenuti, Aldo Fierro, inflisse due anni di reclusione, ai medici Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo un anno e 4 mesi ciascuno (un ulteriore medico, Rosita Caponetti, fu condannata a otto mesi per il reato di falso ideologico).
Furono invece assolti gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico Pepe, nonché gli agenti della polizia penitenziaria Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici. All’udienza di ottobre dello scorso anno i giudici d’appello ribaltarono la sentenza per i medici. La I Corte d’assise d’appello, infatti, mandò assolti tutti gli imputati.