“Non voglio fare polemiche, ma io giro molto per l’Italia, come struttura organizzata il Pd sta deperendo. Ormai il nostro popolo è composto da persone che non si iscrivono più al Partito democratico, dirigenti e parlamentari che se ne vanno vengono salutati ogni volta con sprezzante noncuranza. Ma il problema è che abbiamo epurato anche un paio di milioni di elettori”. Massimo D’Alema alla ‘Festa dell’Unità’ di Roma, analizza così il momento che vive il Partito Democratico. “Stiamo imbarcando parecchio ceto politico di centrodestra – continua D’Alema – ma non credo che porteranno anche i loro elettori”. Per l’ex premier, “il Pd ha di fronte un grande dilemma: dare vita a un Partito della Nazione per trasformare la maggioranza che sostiene il governo in un’unica lista elettorale, oppure tentare di ricostruire il centrosinistra“. Al Parco delle Valli, D’Alema lancia l’allaerme contro la deriva neocentrista. “Una prospettiva pericolosa. Io non ho più l’età per le scissioni. Ma i vari Fassina e Cofferati, e quelli che li seguiranno, daranno vita a una lista. E più si penserà di rimpiazzarli con i Bondi e i Verdini, più diventeranno numerosi”- conclude D’Alema – apriamo gli occhi, qui si tratta della storia e del destino della sinistra e non la si può affidare alle scelte di una persona sola”