Il sindaco di Bologna Virginio Merola, indagato per aver riallacciato l’acqua a due stabili occupati abusivamente, incassa anche il sostegno di Federico Pizzarotti, alla guida dell’amministrazione di Parma con la bandiera del Movimento 5 stelle. A poche ore dall’uscita della notizia sull’inchiesta, Pizzarotti ha voluto affidare la solidarietà a un post su Facebook, in cui si schiera accanto al primo cittadino del capoluogo emiliano.

“Ho pieno rispetto per la Magistratura – si legge sulla pagina di Pizzarotti – ma oggi solidarizzo con il sindaco di‪ Bologna‬ Virginio Merola, che è indagato per aver mostrato umanità, riallacciando l’acqua a due stabili occupati in cui vi abitano esseri umani, tra cui dei bambini”. Pizzarotti non ha dubbi e difende Merola, nonostante l’appartenenza a due schieramenti diversi, solitamente avversari. È lui stesso a specificarlo: “Là dove la legge si scontra contro i diritti dell’uomo, la nostra umanità dovrà essere più forte e robusta della legge stessa. Lo dico senza guardare il colore politico del sindaco Merola: un’istituzione guarda oltre il proprio colore politico, che in questi casi è insignificante”.

Per poi concludere: “Il senso di umanità che tutti noi dobbiamo conservare, non ha colore politico. Il valore che diamo alla dignità dell’uomo, non ha colore politico. Chi tratta il proprio mondo con indifferenza, o come un oggetto da usare e da buttar via, tratterà la propria umanità come un oggetto da usare e da buttar via. Per me Bologna ha mostrato il volto dell’umanità”.

Merola ottiene così l’appoggio dell’amministrazione di Parma, dopo quella del suo partito. Nonostante nei mesi scorsi alcuni esponenti dell’ala renziana, come il consigliere regionale Giuseppe Paruolo, si siano scontrati con la giunta Merola proprio sul terreno delle occupazioni abusive, in queste ore il Pd locale ha fatto quadrato intorno al sindaco di Bologna. In una nota, firmata dal segretario del Pd bolognese, Farnecsco Critelli, si parla di “sintonia e fiducia”. “Il Pd ha sempre manifestato ferma contrarietà rispetto alle occupazioni abusive, condividendo assieme al sindaco la linea della fermezza, strada su cui è giusto proseguire. In questo caso, però, bene ha fatto Virginio Merola a tutelare interessi costituzionalmente garantiti, a maggior ragione in presenza di soggetti vulnerabili quali i numerosi minori coinvolti. Ridare l’acqua a minori, donne e famiglie rappresenta un gesto che il Pd ha sempre sostenuto”.

Posizione abbracciata anche dalla Cgil di Bologna. “Il diritto all’acqua è un diritto universale garantito dalla costituzione ma non solo, e tutti devono essere messi in grado di poterne avere l’accesso. E un conto è legittimare le occupazioni, un conto è garantire l’accesso all’acqua a tutte le persone, soprattutto se ci sono dei bambini”. Merola risulta indagato per abuso d’ufficio dalla procura di Bologna. Il fatto risale al 23 aprile del 2015, quando il sindaco, con un’ordinanza, decide il ripristino della fornitura di acqua in un immobile di via del Maria, occupato da una sessantina di persone (compresi disabili e bambini), violando l’articolo 5 del Piano casa approvato dal governo.

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