Dopo cinque mesi di trattative è stata siglata da sindacati e governo un'intesa che esclude esuberi strutturali e chiusure di stabilimenti
È stato firmato a Palazzo Chigi l’accordo tra Whirlpool, sindacati e governo sul piano industriale del gruppo in Italia. La multinazionale americana degli elettrodomestici che ha acquisito gli ex siti Indesit investirà 513 milioni di euro nei prossimi quattro anni. L’intesa, raggiunta il 2 luglio al termine di cinque mesi di trattative al ministero dello Sviluppo economico, esclude la chiusura di stabilimenti ventilata dal gruppo in aprile, quando erano stati minacciat 1.350 esuberi saliti poi a oltre 2mila.
Al contrario, il nuovo accordo non prevede esuberi strutturali. Restano però gli incentivi all’esodo per chi accetta di lasciare il lavoro (in pensione anticipata o per aprire un’attività in proprio) e per quanti si spostano dallo stabilimento campano di Carinaro a quello di Varese. In Lombardia, ha fatto sapere il presidente Roberto Maroni, saranno stabilizzati circa 2.500 dipendenti e 400 giovani verranno assunti.
L’intesa è stata siglata dal premier Matteo Renzi, dal ministro dello Sviluppo Federica Guidi e dai governatori di Campania, Marche, Lombardia e Piemonte, dove si trovano gli stabilimenti Whirlpool. Per i sindacati erano presenti i leader di Fim, Fiom, Uilm e Ugl, Marco Bentivogli, Maurizio Landini, Rocco Palombella e Antonio Spera.