La notte della sua morte, il 4 gennaio scorso, Pino Daniele scelse di intraprendere un lungo viaggio verso Roma, con l’idea di farsi curare dal suo cardiologo di fiducia, Achille Gaspardone: oggi, secondo quanto emerso dalla perizia dei professori Fineschi, Bolino e Ambrosio, richiesta dalla Procura della Repubblica di Roma, è possibile affermare che il cantautore napoletano difficilmente avrebbe potuto salvarsi, anche se si fosse rivolto a un ospedale più vicino alla sua zona di residenza.
Il decesso di Pino Daniele è infatti avvenuto per un decadimento della funzione cardiaca che ha provocato un edema, rivelatosi fatale. L’indagine del medico legale, che ha riguardato, oltre all’autopsia, anche alcuni accertamenti tossicologici, ha stabilito che Daniele non è quindi morto per un fatto acuto ma in seguito a una perdita di energia del cuore.
E proprio domani 26 luglio, Jovanotti ospiterà Eros Ramazzotti nel live del San Paolo di Napoli: insieme, i due cantanti vogliono omaggiare Pino Daniele, con un pensiero al 13 giugno 1994, quando i tre suonarono insieme proprio in quello stesso palco. Ventuno anni dopo, Lorenzo e Eros tornano a cantare insieme a Napoli, per Pino. “Qualche giorno fa – ha raccontato Jovanotti su Facebook – Eros mi ha scritto un sms: “Mi raccomando di ricordare il nostro grande Pino, a Napoli”. Proprio così, asciutto, come è nel suo stile. Invece di rispondergli ” frate’…” gli ho scritto “pensa che bello se ci fossi anche tu”, ma sapevo che era in vacanza con la famiglia, prima di iniziare le prove del suo tour in agosto, e pure lontano da Napoli. Al mattino avevo nel telefono un suo sms di risposta: la foto di un testo di Pino. Allora l’ho chiamato subito e, sempre nel suo stile, (Ramazza è uno che se per dire una cosa da tre parole può usarne due è più contento) mi ha detto “che facciamo?”. Così domenica sarà con noi. Napoli e il San Paolo – ha aggiunto Lorenzo – nella mia vita sono indissolubilmente legati a Pino Daniele. Nel San Paolo io ci sono entrato due volte, entrambe con Pino e grazie a Pino, e il ricordo di quel 13 giugno 1994 insieme a lui e a ‘Ramazza’ è tra i più importanti della mia vita. Tenetevi forte guagliò, sarà una lunga notte di musica…”.