Girone durissimo per gli azzurri di Conte, penalizzati dal ranking Fifa: si qualifica la prima di ogni girone, le seconde accederanno agli spareggi. Il sorteggio è stata anche l'occasione per l'incontro tra Sepp Blatter e Vladimir Putin: per entrambi lo scandalo tangenti e l'inchiesta della Fbi è come se non fosse mai esistito
Sarà Spagna-Italia, con un occhio preoccupato ai “cugini” dell’Albania e due trasferte insidiose (anche a livello ambientale) in Israele e Macedonia. La prossima estate si giocano gli Europei di Francia 2016, ma la strada verso i Mondiali 2018 è già tutta in salita. Per andare in Russia, gli azzurri di Antonio Conte (ammesso che fra un anno sarà ancora lui il commissario tecnico) dovranno superare la nazionale allenata da Vicente del Bosque nel Gruppo G, che comprende anche Albania, Israele, Macedonia e Liechtstein. Soltanto la prima si qualifica direttamente, la seconda dovrà affrontare i temibili spareggi.
L’urna di San Pietroburgo non ha sorriso all’Italia, ma sono stati gli azzurri a mettersi spalle al muro con i pessimi risultati degli ultimi tempi. La nostra nazionale è scivolata al 17esimo posto del ranking Fifa, Serie B del calcio mondiale. In seconda fascia insieme a Slovacchia, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Francia, Islanda, Danimarca e Bosnia-Erzegovina. E un sorteggio senza essere testa di serie è un rischio molto grosso, specie per la Coppa del Mondo, dove l’Europa ha a disposizione solo 13 posti. Poteva andare anche peggio, con un girone di ferro quale quello capitato alla Francia, che dovrà giocarsela con Olanda e la Svezia di Ibrahimovic. Ma certo l’Italia è attesa ad un percorso molto duro a partire dall’autunno 2016.
Oltre che per gli accoppiamenti, il sorteggio di San Pietroburgo ha suscitato interesse anche per il ritorno ufficiale sulla scena di Blatter dopo lo scandalo corruzione e le dimissioni di maggio. Per la sua prima uscita pubblica, Sepp ha scelto un rifugio sicuro: la Russia di Vladimir Putin, che è stato l’unico a sostenerlo a spada tratta anche dopo le indagini dell’Fbi (anche per riconoscenza, visto il ruolo del capo della Fifa nell’assegnazione dei Mondiali 2018). Proprio per il sorteggio i due si sono ritrovati fianco a fianco nel salone del Kostantin Palace. “È un onore ospitare il torneo, la Russia ha una lunga tradizione calcistica”, dice uno. “Non vediamo l’ora che arrivi questo eccitante evento”, risponde l’altro. Quasi che le indagini sul processo di assegnazione non ci fossero mai state. Del resto, Blatter lo aveva promesso nella conferenza stampa del comitato esecutivo di questa settimana: “Sono il presidente e fino alle prossime elezioni eserciterò tutte le mie funzioni”. Comprese quelle di rappresentanza.
Questioni politiche a parte, è stato un pomeriggio intenso per tutto il pianeta del pallone. Non solo l’Europa, sono stati sorteggiati i gironi di qualificazione di tutte le confederazioni, dal Sudamerica all’Oceania, passando per Africa e Nord America (l’Asia invece ha già cominciato da qualche mese il suo percorso). In totale, 851 partite per scegliere le 31 squadre che si aggiungeranno alla Russia Paese ospitante. E chissà se fra queste ci sarà anche l’Italia, che fino ad oggi soltanto una volta ha mancato la qualificazione alla Coppa del Mondo, nel lontano 1958. Sessant’anni dopo, gli azzurri dovranno sudarsela: prepararsi psicologicamente alla possibilità (concreta) di disputare gli spareggi; stare attenti all’Albania di Gianni De Biasi, in grande crescita, ad un passo dalla qualificazione storica a Euro 2016 e fresca di vittoria prestigiosa contro la Francia.
Inutile dare la colpa alla sfortuna o al ranking. Certo qualcosa nelle graduatorie Fifa non funziona, se al terzo posto della classifica c’è il Belgio. E se l’Italia in Europa si ritrova alle spalle della Romania, o addirittura del Galles che non si qualifica ad una competizione internazionale dal 1958. Di criteri e punteggi che valorizzano troppo i risultati recenti e soprattutto quelli in amichevole (gli azzurri sono scivolati in seconda fascia per la sconfitta nel test col Portogallo) si potrebbe parlare all’infinito. Ma l’Italia si è messa in questa posizione con due flop mondiali consecutivi e tante partite al di sotto delle proprie possibilità. Ora tocca dimostrare sul campo di meritarsi la partecipazione alla prossima Coppa del Mondo.
I GIRONI
Gruppo A – Olanda, Francia, Svezia, Bulgaria, Bielorussia, Lussemburgo.
Gruppo B – Portogallo, Svizzera, Ungheria, Faer Oer, Lettonia, Andorra.
Gruppo C – Germania, Repubblica Ceca, Irlanda del Nord, Norvegia, Azerbaijan, San Marino.
Gruppo D – Galles, Austria, Serbia, Irlanda, Moldova, Georgia.
Gruppo E – Romania, Danimarca, Polonia, Montenegro, Armenia, Kazakistan.
Gruppo F – Inghilterra, Slovacchia, Scozia, Slovenia, Lituania, Malta.
Gruppo G – Spagna, Italia, Albania, Israele, Macedonia, Liechtenstein.
Gruppo H – Belgio, Bosnia, Grecia, Estonia, Cipro.
Gruppo I – Croazia, Islanda, Ucraina, Turchia, Finlandia.