Il numero delle vittime dell’esplosione avvenuta nell’azienda di fuochi pirotecnici ‘Bruscella Fireworks‘ in provincia di Bari, è salito a nove. Uno dei titolari della ditta, Michele Bruscella, 43 anni, è morto questa mattina nel reparto di rianimazione del ‘Perrino’ di Brindisi. Nella notte del 25 luglio, inoltre, il giovane 20enne napoletano Riccardo Postiglione, è deceduto per i gravi danni riportati a seguito dell’imponente deflagrazione. E negli ospedali di Bari e Napoli ci sono ancora due feriti gravi.
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti e l’ipotesi di reato è disastro colposo. L’intera area su cui sorgeva la fabbrica è stata rasa al suolo dall’esplosione, i carabinieri hanno provveduto a sigillarne il perimetro come disposto dal pm, Domenico Minardi. Sul provvedimento di sequestro probatorio è riportato il numero del procedimento penale, 6245/15, iscritto a modello 44.
Nella mattina del 25 luglio i vigili del fuoco hanno realizzato un sopralluogo in ciò che resta dei fabbricati in cui venivano prodotti e lavorati i fuochi pirotecnici. L’esplosione che ha provocato il crollo delle varie strutture dell’azienda pirotecnica si sarebbe verificata “vicino alla zona di lavorazione, ma che cosa l’abbia provocata non siamo ancora in grado di dirlo”, ha riferito l’ingegnere Enrico Curzio, vice dirigente del comando provinciale dei vigili del fuoco di Bari, il quale ha aggiunto che è “prematuro prima delle verifiche propendere per un’ipotesi piuttosto che per un’altra”. Ciò che è apparso da subito ai soccorritori è stato che “la devastazione ha interessato la zona dei laboratori, completamente rasi al suolo dall’esplosione” ha reso noto Curzio.
Le esplosioni controllate, eseguite dagli artificieri, hanno permesso la messa in sicurezza dell’intera area ma si dovrà attendere lunedì 27 luglio per entrare nuovamente nel perimetro, a causa della presenza di possibili cariche inesplose. La vicina polveriera, ossia il deposito di polvere da sparo che fa parte della fabbrica, fortunatamente non desta preoccupazione non essendo stata interessata dall’esplosione. “Ieri è stata tenuta sotto controllo tutto il giorno – ha detto l’ingegnere – e attualmente non costituisce un rischio”.
Gli artificieri, dopo la messa in sicurezza dell’area si sono dedicati alla catalogazione dei fuochi pirotecnici, a bordo dei mezzi parcheggiati davanti all’azienda, anche questi sotto sequestro probatorio essendo stati danneggiati durante l’esplosione. I camion, parcheggiati e carichi di fuochi, erano pronti a raggiungere alcuni comuni del Casertano e della provincia di Reggio Calabria per effettuare le consegne. Il lavoro di catalogazione che sarà effettuato dagli artificieri del comando dei carabinieri sarà utile a spiegare le cause dell’esplosione, per la ricostruzione della dinamica dei fatti bisognerà attendere i rilievi dei prossimi giorni. A cominciare dalle motivazioni che hanno provocato l’innesco ed il luogo esatto in cui è avvenuto.