Mauro Donzella. Agrigento, Valle dei templiLa notte tutti i gatti sono bigi, ci ricordava il vecchio Hegel. Nello stesso modo dal calar della sera ‘i falli’ di cemento che insultano la collina di Agrigento scompariranno alla vista per diventare grappoli di luci armoniose che digradano verso la valle dei templi.

E a fianco a quello della Concordia si troveranno lunedì 27 luglio a cena i grandi del web ospiti dei fondatori di Google, Sergey Brin e Larry Page, i quali hanno preso in affitto per una notte la via sacra dei templi, si dice per 100mila euro (più o meno la stessa cifra con cui la Ferrari ebbe in affitto per una cena di gala il ponte Vecchio di Firenze). La lista dei commensali è segreta. Si sa che ci sarà Bill Gates, si sa che sarà aperta ad altre celebrità esterne al web come Giorgio Armani, Arianna Huffington, Alicia Keys e David Beckham.

Alle 18.00 il sito sarà chiuso ai turisti e riservato ai signor Google, i quali sembra si siano innamorati della provincia di Agrigento: per la seconda volta consecutiva hanno organizzato proprio qui il loro tradizionale ‘Google Camp’, l’incontro periodico delle teste pensanti del web per capire le tendenze del settore e gli scenari mondiali in cui operano. Una sorta di Davos estivo che dalle Alpi guarda alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno e da Sciacca, dove sono alloggiati, ai templi di Agrigento.

Non si conosce il menu della serata, ma c’è da giurare che la cucina siciliana avrà i suoi trionfi soprattutto di pistacchio e di sorbetti.

Sarebbe interessante sapere con quale spirito i fondatori di Google si apprestino a vivere la cena al lume delle colonne doriche.

Escluderei che che possa limitarsi al compiacimento della esclusività dello scenario: vorrei credere che possa essere invece un omaggio alla grandezza di quel genio greco i cui epigoni stanno pagando così duramente i costi della modernità, un omaggio dell’eterno presente digitale al miracolo di un architettura antica di duemila e cinquecento anni che riesce a stupire e a sorprenderci ancora.

E chissà se dopo la cena ubriacati da tanta bellezza non possa insorgere in loro un salutare dispetto verso la sua irriducibilità ad una semplice combinazione di byte.

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