Politica

Mafia Capitale, Sel resta fuori da rimpasto giunta a Roma: “Valuteremo ogni delibera. Marino ostaggio Pd”

Alla vigilia del rimpasto, il portavoce di Sinistra ecologia e libertà ha annunciato il passo indietro. Il primo cittadino dovrà annunciare otto nuovi nomi per completare la sua squadra dopo le dimissioni

Sinistra ecologia e libertà resterà fuori dal rimpasto della giunta di Ignazio Marino in seguito all’inchiesta Mafia capitale e appoggerà la maggioranza “valutando le singole delibere dall’esterno”. Ad annunciarlo è stato il coordinatore di Sel Paolo Cento al termine del vertice con il sindaco di Roma e a poche ore dalle nuove nomine: “Non siamo soddisfatti”, ha detto. “Noi continuiamo a servire la città anche in Consiglio comunale, le poltrone le lasciamo al monocolore del Pd che se ne dovrà assumere le responsabilità”. Tra le poltrone da riassegnare c’era proprio quella di vicesindaco, lasciata libera dal vendoliano Luigi Nieri che si è dimesso nei giorni scorsi, ma non si è trovato un accordo: “Se vogliono far saltare il centrosinistra a Roma se ne assumano la responsabilità”. Cento ha poi attaccato Marino: “L’impressione che ho avuto è quella di un sindaco ostaggio del Partito democratico. Noi a queste condizioni in giunta non entriamo e ci teniamo le mani libere per verificare delibera per delibera quelle che riterremo utili alla città e quelle dannose. La nuova giunta nasce con una rottura politica che la indebolisce ancora di più”. Il capogruppo del Pd, Fabrizio Panecaldo ha però difeso la linea: “Non ci deve essere rottura con il passato ma un cambio di passo forte, che ci chiede Renzi ma voluto anche dallo stesso sindaco Marino, su temi importanti come decoro della città e trasporti”.

Martedì 28 luglio il sindaco Marino presenterà con molta probabilità il suo nuovo team, ‘orfano’ in questi due anni di ben otto assessori. Il rebus del rimpasto si risolverà scegliendo esclusivamente i successori degli assessori dimissionari, ovvero di Luigi Nieri che ricopriva la carica di vicesindaco, di Guido Improta, assessore ‘renziano’ ai Trasporti e dell’ultima uscita di scena Silvia Scozzese, reponsabile al Bilancio del Campidoglio. Il deputato del Pd Marco Causi, salvo colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe diventare il nuovo numero due di Palazzo Senatorio prendendo la delega al Bilancio – compito che ha già svolto sul colle capitolino sotto la giunta Veltroni. Di trasporti dovrebbe occuparsi Anna Donati, con alle spalle l’esperienza da assessore alla Mobilità sia a Bologna che a Napoli. Mentre la delega alla Periferie potrebbe andare alla ‘new entry’ Marco Rossi Doria, già sottosegretario all’Istruzione con i governi Monti e Letta. In serata è salito in Campidoglio il commissario Pd a Roma Matteo Orfini per discutere gli ultimi ritocchi alla giunta. L’intenzione di Marino è chiudere con la partita rimpasto entro domani proprio nel giorno in cui il segretario del Pd Matteo Renzi è atteso alla Festa dell’Unità a Roma. Il sindaco però, secondo quanto si apprende, non ci sarà ad ascoltarlo.

Oggi nel frattempo Marino ha dovuto vestire i panni di assessore al Bilancio, per illustrare in commissione la manovra di assestamento. Un’occasione per allontanare le ombre gettate ieri da Scozzese nella sua lettera di addio – la tecnica venuta dall’Anci aveva denunciato l’uso spropositato di affidamenti diretti. “Abbiamo ridotto del 97% le spese per somme urgenze – dice Marino – da 100 milioni di euro spesi nel 2013 siamo arrivati nel 2015 al di sotto di 3 milioni”. La ‘Fase 2’, il post ‘Mafia Capitale’, partirà proprio dalla ‘legalità contabile’ e dal metter mano al delicato caso Atac, cercando di risolvere così il problema trasporti nella Capitale.