Un bidello dell'università di 51 anni poco dopo le 8 ha colpito la madre che da poco era stata ricoverata in ospedale per una ischemia cerebrale. Il procuratore Giovannini: "Si stanno cercando di capire i motivi del gesto"
Prima ha ucciso la madre a coltellate, poi subito dopo, nel tentativo di farla finita, si è lanciato dalla finestra del secondo piano del suo appartamento di via Koch a Borgo Panigale, Bologna ma è stato salvato da degli stendini. Un bidello dell’università, 51 anni, martedì 28 luglio poco dopo le 8, ha ucciso la madre di 84 anni. Poi ha deciso di gettarsi nel vuoto: inutilmente, visto che la caduta è stata attutita da alcuni fili distesi nel cortile per stendere i panni. Ricoverato al vicino ospedale Maggiore di Bologna, in sala Rianimazione è addirittura arrivato cosciente, con una frattura al bacino e alle costole, ma apparentemente non in pericolo di vita. A scoprire la donna è stata invece la polizia che si è trovata davanti il cadavere, adagiato vicino alla finestra e con un coltello piantato nel collo. In casa, nella stanza accanto a quella dell’omicidio, assieme alla madre e al figlio c’era anche il padre di 94 anni che pare non si sia subito reso conto della tragedia capitata.
Apparentemente, dietro al gesto non ci sarebbe un movente forte: l’uomo non ha scritto alcun biglietto e agli investigatori non risultano problemi economici, abitativi, di lavoro. Nulla. Forse c’era solo l’esasperazione del bidello per gli acciacchi degli anziani genitori: la donna, ricoverata per una ischemia celebrale, solo sabato era stata infatti dimessa da un ricovero. E il raptus, l’omicidio e il tentativo di farla finita potrebbero avere un legame con quel ritorno della madre a casa: ma sono semplici ipotesi che solo l’uomo, ora piantonato in ospedale, potrà confermare al momento dell’interrogatorio.
A detta dei vicini di via Koch nulla faceva presagire una vicenda simile: “Era una famiglia normalissima, buona. Sarà il caldo, chi lo sa”, ragiona un vicino. “La mamma era stata male, ma niente di grave”, ragiona un altro. I tre abitavano assieme. “Si stanno cercando di capire i motivi del gesto”, ha detto il procuratore aggiunto Valter Giovannini. Sul posto è arrivata la pm di turno Antonella Scandellari, che coordina le indagini della Squadra mobile. I soccorsi invece sono stati chiamati dai vicini di casa che, spaventati da quel tonfo arrivato dal cortile della palazzina, erano andati a vedere che cosa fosse successo.