Il governo mette il bavaglio alla discussione sulla “legge bavaglio”. Il voto sugli emendamenti al ddl Processo penale a Montecitorio è stato rinviato dopo gli interventi “in serie” in Aula del Movimento 5 Stelle. Nella conferenza dei capigruppo del 29 luglio il Partito democratico chiederà il contingentamento dei tempi per poter così limitare l’ostruzionismo dei grillini e approvare il testo prima della pausa estiva. “Costretti a farlo”, ha detto il deputato dem David Ermini, “dopo gli interventi 5 Stelle pieni di offese e mistificazioni”. Gli ha risposto il grillino Vittorio Ferraresi: “Il bavaglio democratico prima di essere applicato ai giornalisti intanto viene applicato ai deputati. Ecco l’aperitivo del regime renziano”. Il disegno di legge delega prevede tra le altre cose l’intervento del governo per ridurre l’utilizzo delle intercettazioni che riguardano soggetti terzi, il limite di 3 mesi alle indagini (giudicato “ridicolo” da Anm e dal procuratore Gratteri) e il divieto di uso di registrazioni audio e video fatte di nascosto dai “privati”.
I renziani si schierano tutti a favore della riduzione dei tempi del dibattito: “Siamo costretti: il Paese non può essere condannato all’immobilismo”, ha detto la deputata Alessia Morani. “I grillini parlano di bavaglio”, ha detto il responsabile giustizia M5S Ermini, “perché non vogliono che il Partito democratico faccia le riforme. E’ una loro trovata populista ma la realtà è ben diversa. La riforma del processo penale contiene norme importanti per rendere più efficiente la macchina della giustizia, nell’interesse dei cittadini”. Per Ermini M5S fa solo offese e non è costruttivo: “I deputati pentastellati si sono iscritti in 32 per intervenire sul complesso degli emendamenti, abbiamo ascoltato già interventi pieni di offese e mistificazioni, questo sarebbe il loro dibattito? E pensare che con Ferraresi, il capogruppo grillino nella commissione Giustizia, avevamo aperto anche un confronto su una parte del testo. Il fatto è che loro quando si parla di contenuti annaspano e preferiscono il circo….Bloccando il provvedimento, il Movimento di Beppe Grillo si conferma il custode della conservazione e dell’Italia che non funziona”. Un commento arriva anche dal deputato di Area Popolare Alessandro Pagano, autore dell’emendamento sulle intercettazioni abusive che porta il suo stesso nome . “Anche oggi in Aula abbiamo assistito a una pantomima da parte dei 5Stelle. Non c’erano alternative al rinvio dell’esame del ddl Penale, di fronte agli insulti e alle menzogne ascoltate”.
Lo scontro tra il Movimento 5 Stelle e il governo va avanti da alcuni giorni. I grillini contestano la delega sulle intercettazioni e venerdì 24 luglio hanno invaso la commissione Giustizia contro l’emendamento Pagano (Ncd) che vietava le registrazioni rubate anche per i giornalisti (poi corretto con un emendamento Pd dopo le polemiche). “Il Pd chiede di rinviare l’esame della legge bavaglio per mettere il bavaglio al Parlamento”, dicono i 5 Stelle in una nota. “Non è una nostra illazione ma quanto dichiarato dallo stesso Ermini. La falange renziana non soltanto vuole carta bianca per mettere mano al capitolo intercettazioni, ma vuole impedire che ci sia un dibattito costruttivo in Parlamento. E’ un comportamento liberticida inaccettabile, messo in piedi solamente per evitare di tener vivo il dibattito pubblico su un tema delicato, in merito al quale si sono espressi magistrati e istituzioni in modo netto”.