In Costa Smeralda c’è aria di rivolta. Già da tempo il Comune di Arzachena e il Consorzio Costa Smeralda sono al centro di numerose indagini da parte della Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Tutte le inchieste, portate avanti dal Procuratore, Domenico Fiordalisi, mirano a far luce su presunte e diffuse corruzioni e abusi di vario genere.
In questo intreccio di conflitti d’interessi e presunti gravi illeciti risultano coinvolti dirigenti del Comune di Arzachena, responsabili del Consorzio Costa Smeralda e membri delle forze dell’Ordine. In questo clima, con indagini delicate ancora in corso che promettono eclatanti sviluppi, il 31 luglio prossimo ci sarà l’assemblea per il rinnovo dei vertici del Consorzio Costa Smeralda.
I proprietari delle ville di Porto Cervo, i veri Consorziati, preoccupati per gli avvenimenti e per il futuro della Costa Smeralda si sono riuniti ieri per discutere il da farsi. All’incontro, organizzato dall’APICS, (associazione proprietari immobili Costa Smeralda) ha preso parte, tra il pubblico, anche Beppe Grillo. Presente anche Mariano Pasqualone, amministratore delegato della Porto Cervo Marina S.r.l., membro del C.D.A. del Consorzio Costa Smeralda e recentemente riconfermato amministratore delegato della società Sardegna Resort.
Mariano Pasqualone è anche uno delle persone indagate per corruzione dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
Dall’incontro è emerso che il vero potere decisionale viene gestito direttamente dalla società Sardegna Resort, la quale detiene attraverso tre società l’88,8% dei voti dell’assemblea del Consorzio Costa Smeralda. Resta anche difficile da capire, per i Consorziati, quali siano le vere competenze del Consorzio e quali i reali costi. Insomma per i singoli proprietari una vera chimera poter pensare di incidere sulle scelte reali del Consorzio Costa Smeralda.
Lascia di certo perplessi il fatto che persone indagate per corruzione e con indagini serie ancora in corso non vengano rimosse ma addirittura riconfermate. E all’assemblea del 31 luglio prossimo, i vertici, salvo clamorosi sviluppi, verranno comunque riconfermati.
Ma non finisce qui. Il Presidente dello stesso Consorzio, Renzo Persico, anche lui è sotto indagine per la compravendita della Costa Smeralda per una presunta evasione di 133 milioni di euro. In tutto questo il vero uomo forte è Franco Carraro, politico di lunga data, ex Ministro, Sindaco di Roma, Presidente F.G.I.C., Presidente Comitato Olimpico e ora Presidente del potere in Costa Smeralda.
Nota di “colore”, Franco Carrarro ha intascato un superpremio di un milione di euro per aver fatto incrementare il valore della Costa Smeralda. Non male.
In questo clima intricato, i consorziati, guidati dal Presidente APICS, Giancarlo Perini, chiedono ai nuovi azionisti di Sardegna Resorts, Land Holding e Pevero Golf Club, e agli investitori che hanno il controllo totale del Consorzio, tramite una petizione, cambiamenti radicali per la rinascita della Costa Smeralda.
Lo fanno da tempo ma sono rimasti per ora inascoltati. Certi affari vanno ben oltre. E nonostante le clamorose indagini in corso, al momento i vertici hanno sempre tirato dritto incuranti di ogni rilievo giuridico e giudiziario.
Forse l’unica speranza per i vari Consorziati per ottenere risposte alle loro giuste osservazioni sarà attendere gli esiti già pesanti delle indagini della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
Andrea Viola
Italia Viva Sardegna, avvocato e consigliere comunale
Giustizia & Impunità - 29 Luglio 2015
Consorzio Costa Smeralda, aria di rivolta
In Costa Smeralda c’è aria di rivolta. Già da tempo il Comune di Arzachena e il Consorzio Costa Smeralda sono al centro di numerose indagini da parte della Procura della Repubblica di Tempio Pausania. Tutte le inchieste, portate avanti dal Procuratore, Domenico Fiordalisi, mirano a far luce su presunte e diffuse corruzioni e abusi di vario genere.
In questo intreccio di conflitti d’interessi e presunti gravi illeciti risultano coinvolti dirigenti del Comune di Arzachena, responsabili del Consorzio Costa Smeralda e membri delle forze dell’Ordine. In questo clima, con indagini delicate ancora in corso che promettono eclatanti sviluppi, il 31 luglio prossimo ci sarà l’assemblea per il rinnovo dei vertici del Consorzio Costa Smeralda.
I proprietari delle ville di Porto Cervo, i veri Consorziati, preoccupati per gli avvenimenti e per il futuro della Costa Smeralda si sono riuniti ieri per discutere il da farsi. All’incontro, organizzato dall’APICS, (associazione proprietari immobili Costa Smeralda) ha preso parte, tra il pubblico, anche Beppe Grillo. Presente anche Mariano Pasqualone, amministratore delegato della Porto Cervo Marina S.r.l., membro del C.D.A. del Consorzio Costa Smeralda e recentemente riconfermato amministratore delegato della società Sardegna Resort.
Mariano Pasqualone è anche uno delle persone indagate per corruzione dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
Dall’incontro è emerso che il vero potere decisionale viene gestito direttamente dalla società Sardegna Resort, la quale detiene attraverso tre società l’88,8% dei voti dell’assemblea del Consorzio Costa Smeralda. Resta anche difficile da capire, per i Consorziati, quali siano le vere competenze del Consorzio e quali i reali costi. Insomma per i singoli proprietari una vera chimera poter pensare di incidere sulle scelte reali del Consorzio Costa Smeralda.
Lascia di certo perplessi il fatto che persone indagate per corruzione e con indagini serie ancora in corso non vengano rimosse ma addirittura riconfermate. E all’assemblea del 31 luglio prossimo, i vertici, salvo clamorosi sviluppi, verranno comunque riconfermati.
Ma non finisce qui. Il Presidente dello stesso Consorzio, Renzo Persico, anche lui è sotto indagine per la compravendita della Costa Smeralda per una presunta evasione di 133 milioni di euro. In tutto questo il vero uomo forte è Franco Carraro, politico di lunga data, ex Ministro, Sindaco di Roma, Presidente F.G.I.C., Presidente Comitato Olimpico e ora Presidente del potere in Costa Smeralda.
Nota di “colore”, Franco Carrarro ha intascato un superpremio di un milione di euro per aver fatto incrementare il valore della Costa Smeralda. Non male.
In questo clima intricato, i consorziati, guidati dal Presidente APICS, Giancarlo Perini, chiedono ai nuovi azionisti di Sardegna Resorts, Land Holding e Pevero Golf Club, e agli investitori che hanno il controllo totale del Consorzio, tramite una petizione, cambiamenti radicali per la rinascita della Costa Smeralda.
Lo fanno da tempo ma sono rimasti per ora inascoltati. Certi affari vanno ben oltre. E nonostante le clamorose indagini in corso, al momento i vertici hanno sempre tirato dritto incuranti di ogni rilievo giuridico e giudiziario.
Forse l’unica speranza per i vari Consorziati per ottenere risposte alle loro giuste osservazioni sarà attendere gli esiti già pesanti delle indagini della Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo di "ribadire la ferma contrarietà all'utilizzo dei Fondi di coesione europei per il finanziamento e l'aumento delle spese militari". E' quanto si legge nella risoluzione dem sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo di "scegliere senza esitazioni e ambiguità, di fronte alle minacce globali e alle sfide inedite rappresentate dalla nuova amministrazione americane, l’interesse europeo, all’interno del quale si promuove e realizza il nostro interesse nazionale, anche una attraverso la costruzione di alleanze, a partire dai paesi fondatori dell’Europa, per collocare l’Italia sulla frontiera più avanzata dell’integrazione contro le spinte disgregatrici e i ripiegamenti nazionalisti". E' quanto si legge nella risoluzione dem sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Ribadire la ferma condanna della grave, inammissibile e ingiustificata aggressione russa dell'Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, promuovendo con urgenza un’iniziativa diplomatica e politica autonoma dell'Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per il perseguimento di una pace giusta e sicura, che preservi i diritti del popolo ucraino a partire da quello alla propria autoderminazione, l’ordine internazionale basato sulle regole e offra le necessarie garanzie di sicurezza per una soluzione duratura". E' quanto si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Il piano ReArmEU, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo dei 27 Stati membri e va radicalmente cambiato, poiché così come presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune che garantisca la deterrenza e un percorso di investimenti comuni in sicurezza realizzati non a detrimento delle priorità sociali, di coesione e sviluppo dell’Unione". Si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
"La difesa non può essere considerato un bene pubblico separato dal benessere sociale, ma è parte integrante di una strategia globale che prevede di garantire non solo la sicurezza fisica dei cittadini europei, ma anche la loro sicurezza sociale ed economica: tanto più l’affermazione dei nazionalismi disgregatori dell’unità europea è legata anche alla percezione di insicurezza economica e sociale, nonché alla paura nei confronti delle sfide globali".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Sostenere una risposta europea ed unitaria alle politiche dei dazi dell’amministrazione Trump, che escluda ogni controproducente e inadeguata tentazione di bilateralizzare la risoluzione del conflitto commerciale, e che ampli le contromisure includendo i servizi e i diritti di proprietà intellettuale delle Big Tech, rilanciando anche l’iniziativa multilaterale per l’introduzione della Global Minimum Tax". E' quanto chiede il Pd al governo nella risoluzione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Pd chiede al governo, nella risoluzione presentata sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni, di "collocare l’Italia da protagonista nella costruzione di una vera difesa comune europea e non di un riarmo degli eserciti nazionali privo di coordinamento, esprimendo la chiara volontà politica di andare avanti nel percorso di realizzazione di un’unione della difesa, anche partendo da forme di cooperazione rafforzata o integrazione differenziata tra Stati membri".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Promuovere, nell’attuazione del Libro bianco sulla difesa europea, tutti gli strumenti che puntano a una governance democratica chiara del settore, agli investimenti comuni necessari per realizzare l’autonomia strategica e colmare i deficit alla sicurezza europea, al coordinamento e all’integrazione della capacità industriali europee e dei comandi militari, all’interoperabilità dei sistemi di difesa verso un esercito comune europeo". Si legge nella risoluzione Pd sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.