Un vaccino “altamente efficace” contro il virus Ebola, il suo nome è ‘Vsv-Ebov’. Questi i risultati di un’analisi ad interim degli studi clinici, alla loro terza fase, sull’efficacia del vaccino testato in Guinea e prodotto dalla multinazionale Merck Sharp & Dohme. I dati preliminari sono stati pubblicati sulla rivista scientifica inglese ‘The Lancet’. Il direttore generale dell’ Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, ha riferito “di uno sviluppo estremamente promettente e il merito va al governo della Guinea, agli abitanti delle comunità e ai nostri partner in questo progetto. Un vaccino efficace sarà un altro strumento molto importante per combattere sia le epidemie di Ebola attuali che quelle future”. L’Oms ha reso noto che il vaccino finora ha mostrato il 100% di efficacia nei soggetti presi in esame, ma saranno necessarie altre prove per dimostrare la sua capacità di proteggere le popolazioni.

Le autorità della Guinea hanno approvato la prosecuzione dei test attraverso quella che viene definita l’ “immunità di gruppo” (o di gregge o di branco) che si realizza quando il 95% della popolazione viene vaccinata contro una determinata malattia. In questo modo i soggetti vaccinati riducono la circolazione di batteri e virus e diminuiscono le probabilità di trasmissione anche ai soggetti non vaccinati. “Per il test sono stati creati degli ‘anelli di protezione’ vaccinando i pazienti noti e i loro contatti – ha spiegato Marie-Paule Kieny, assistente del direttore generale dell’Oms – ad alcuni anelli veniva poi assegnata la vaccinazione subito, mentre gli altri l’avevano dopo 21 giorni. Nel primo gruppo, fatta eccezione per persone che erano già infette al momento della vaccinazione, non ci sono stati casi, mentre nel secondo ne abbiamo avuti 16″.

Per valutare la sicurezza e l’efficacia di una singola dose del vaccino Vsv-Ebov, il percorso clinico è iniziato in Guinea nelle comunità colpite da Ebola il  23 marzo 2015. Da quella data ad oggi più di 100 malati e 4.000 persone annoverate tra i loro contatti più stretti, oltre ai familiari anche i colleghi di lavoro, si sono volontariamente prestate alla sperimentazione. Lo studio randomizzato è stato interrotto il 26 luglio per consentire alle persone a rischio di ricevere immediatamente il vaccino, e per ridurre al minimo il tempo necessario a raccogliere le prove conclusive fondamentali ad autorizzare il prodotto. I risultati del vaccino, ha aggiunto Kieny “sono così buoni che una commissione indipendente che ha revisionato i risultati ha consigliato di interrompere di fatto il test estendendo a tutti gli ‘anelli’ già reclutati la vaccinazione immediata, e di iniziare a pensare a un nuovo test che coinvolga anche i bambini, finora tenuti fuori”. Anche Medici senza Frontiere, ha partecipato alla sperimentazione ed ha auspicato che il vaccino venga usato subito anche in tutti gli altri paesi colpiti da questa epidemia.

Jeremy Farrar, direttore del Wellcome Trust, uno dei finanziatori del progetto ha dichiarato: “si tratta di un risultato notevole, mostra la potenza di partnership internazionali eque e flessibili. Tutto ciò dimostra che un lavoro del genere è possibile anche nel bel mezzo di una terribile epidemia. Si dovrebbe cambiare il modo in cui il mondo risponde alle minacce di malattie infettive emergenti”.

Marie-Paule Kieny il vicedirettore generale Oms nota: “questo lavoro da record segna una svolta nella storia della ricerca e sviluppo, ora sappiamo che l’urgenza di salvare vite umane può accelerare il lavoro. Sfrutteremo questa esperienza positiva per sviluppare un quadro di preparazione globale di ricerca e sviluppo in modo che se si verificherà un altro importante focolaio di qualsiasi malattia, il mondo potrà agire in modo rapido ed efficace”.

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