Voleva imbarcare sul suo jet privato diretto a Londra 420mila dollari in contanti. Senza dichiarare nulla, in barba alla normativa dell’Unione europea. Per questo è stato fermato (e poi rilasciato) all’aeroporto di Lamezia Terme. Protagonista dell’insolita operazione degli 007 delle Fiamme Gialle calabresi il rapper statunitense Snoop Dogg, bloccato all’imbarco per riciclaggio. L’accusa deriva dalla violazione della norma Ue che impone di dichiarare somme superiori ai 10mila euro (circa 11mila dollari). La Guardia di Finanza ha sequestrato al musicista circa la metà della somma. Snoop Dogg, che si era esibito presso il Tempio di Atlantide a Montepaone Lidosi, solo la settimana scorsa era stato fermato in Svezia per presunta guida sotto effetto di stupefacenti, ed era stato portato al commissariato di polizia per le analisi delle urine. Dopo essere stato rilasciato, infuriato per il comportamento della polizia svedese, il cantante aveva pubblicato una serie di video sul suo profilo Instagram, sostenendo di essere stato preso di mira a causa del colore della sua pelle: “Mi hanno tirato fuori dalla macchina e portato alla stazione di polizia, per niente. Mi hanno fatto fare pipì in un bicchiere, per niente”. Tutto ciò dopo un concerto ad Uppsala.
Cronaca
Snoop Dogg fermato a Lamezia Terme per riciclaggio: voleva imbarcare sul jet privato 420mila dollari in contanti
Il rapper statunitense non ha rispettato la norma dell'Unione europea che impone di dichiarare somme superiori ai 10mila euro (circa 11mila dollari). Solo la settimana scorso il musicista era finito in caserma in Svezia per guida in stato di ebbrezza
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