Barack Obama intensifica la sua battaglia a favore dell’ambiente e sfida il mondo a seguirlo in vista del vertice delle Nazioni Unite sull’ambiente in programma a dicembre a Parigi: nelle prossime ore renderà noto un nuovo e ambizioso piano per tagliare le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. “Il più grande e importante passo mai intrapreso per combattere i cambiamenti climatici”, come lo ha definito lui stesso in un video diffuso dalla pagina Facebook della Casa Bianca.
La firma ufficiale ci sarà domani, ma intanto alcune anticipazioni sono filtrate. Secondo quanto riferisce il New York Times, il piano – versione finale del ‘Clean Power Plan‘ dell’anno scorso – prevede in particolare un taglio delle emissioni dai livelli del 2005 entro il 2030. Si tratta di una misura che assieme alle altre previste nel piano potrebbe portare, secondo le valutazioni, alla chiusura di centinaia di centrali elettriche a carbone, e allo stesso tempo creare un’impennata della produzione di energia ‘pulita‘, attraverso fonti rinnovabili come impianti eolici o solari.
“Il clima – sottolinea Obama – sta cambiando in un modo che colpisce la nostra economia, la nostra sicurezza e la nostra salute. E questa non è un’opinione, è un fatto”. Il piano assegna ad ogni stato Usa un obiettivo da raggiungere, ma lascia loro mano libera per decidere come. Allo stesso tempo, schiaccia però sull’acceleratore, chiedendo agli Stati di presentare i loro piani preliminari entro il 2016 e quelli finali entro il 2018.
“I cambiamenti climatici non sono un problema per la prossima generazione. Non più”, afferma ancora nel video il presidente, che della protezione dell’ambiente ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, con l’intenzione di ottenere risultati significativi che rimangano tra i ‘sigillì più qualificanti della sua presidenza.
In questo quadro lo scorso novembre ha raggiunto uno storico accordo con il presidente cinese Xi Jinping, in base al quale la Cina si è impegnata a cominciare a ridurre significativamente le emissioni dopo aver raggiunto il picco nel 2030, mentre gli Usa hanno promesso che entro il 2025 taglieranno un 26-28% delle loro attuali emissioni. Cina e Usa insieme sono responsabili del 45% di tutte le emissioni inquinanti del mondo.
E ora Obama accelera ancora, anche se il percorso delle sue nuove proposte già si annuncia in salita, con sfide legali da parte delle grandi aziende e politiche da parte dei repubblicani che controllano in Congresso e di diversi governatori dei singoli stati che già accusano il presidente di voler imporre nuove pesanti spese federali a livello locale. Ma Obama non intende certo mollare. Come ha affermato con determinazione nel video, “è ora che l’America e il mondo agiscano contro i cambiamenti climatici”.
Mondo
Clima, Obama annuncia la svolta: “Gas serra, piano di tagli senza precedenti”
In vista del vertice delle Nazioni Unite sull'ambiente in programma a dicembre a Parigi, il presidente degli Stati Uniti renderà noto un nuovo e ambizioso piano per tagliare le emissioni: "Il più grande e importante passo mai intrapreso per combattere i cambiamenti climatici", come lo ha definito lui stesso in un video diffuso dalla pagina Facebook della Casa Bianca. Lunedì la firma ufficiale
Barack Obama intensifica la sua battaglia a favore dell’ambiente e sfida il mondo a seguirlo in vista del vertice delle Nazioni Unite sull’ambiente in programma a dicembre a Parigi: nelle prossime ore renderà noto un nuovo e ambizioso piano per tagliare le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra. “Il più grande e importante passo mai intrapreso per combattere i cambiamenti climatici”, come lo ha definito lui stesso in un video diffuso dalla pagina Facebook della Casa Bianca.
La firma ufficiale ci sarà domani, ma intanto alcune anticipazioni sono filtrate. Secondo quanto riferisce il New York Times, il piano – versione finale del ‘Clean Power Plan‘ dell’anno scorso – prevede in particolare un taglio delle emissioni dai livelli del 2005 entro il 2030. Si tratta di una misura che assieme alle altre previste nel piano potrebbe portare, secondo le valutazioni, alla chiusura di centinaia di centrali elettriche a carbone, e allo stesso tempo creare un’impennata della produzione di energia ‘pulita‘, attraverso fonti rinnovabili come impianti eolici o solari.
“Il clima – sottolinea Obama – sta cambiando in un modo che colpisce la nostra economia, la nostra sicurezza e la nostra salute. E questa non è un’opinione, è un fatto”. Il piano assegna ad ogni stato Usa un obiettivo da raggiungere, ma lascia loro mano libera per decidere come. Allo stesso tempo, schiaccia però sull’acceleratore, chiedendo agli Stati di presentare i loro piani preliminari entro il 2016 e quelli finali entro il 2018.
“I cambiamenti climatici non sono un problema per la prossima generazione. Non più”, afferma ancora nel video il presidente, che della protezione dell’ambiente ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, con l’intenzione di ottenere risultati significativi che rimangano tra i ‘sigillì più qualificanti della sua presidenza.
In questo quadro lo scorso novembre ha raggiunto uno storico accordo con il presidente cinese Xi Jinping, in base al quale la Cina si è impegnata a cominciare a ridurre significativamente le emissioni dopo aver raggiunto il picco nel 2030, mentre gli Usa hanno promesso che entro il 2025 taglieranno un 26-28% delle loro attuali emissioni. Cina e Usa insieme sono responsabili del 45% di tutte le emissioni inquinanti del mondo.
E ora Obama accelera ancora, anche se il percorso delle sue nuove proposte già si annuncia in salita, con sfide legali da parte delle grandi aziende e politiche da parte dei repubblicani che controllano in Congresso e di diversi governatori dei singoli stati che già accusano il presidente di voler imporre nuove pesanti spese federali a livello locale. Ma Obama non intende certo mollare. Come ha affermato con determinazione nel video, “è ora che l’America e il mondo agiscano contro i cambiamenti climatici”.
Articolo Precedente
Coloni in Cisgiordania, i paladini dell’odio
Articolo Successivo
Burundi, una nuova (e sanguinosa) dittatura nel cuore dell’Africa
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Papa Francesco, la Sala stampa del Vaticano diffonde la prima foto dal giorno del ricovero. L’Angelus: “Sto affrontando periodo di prova”
Mondo
Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev”. Zelensky cambia il capo di Stato Maggiore e annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
Mondo
Israele, Netanyahu licenzia il capo dei servizi interni: “Mancanza di fiducia”. Ma lui: “Ragioni politiche”
Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.