A dare la notizia è Der Spiegel. In caso di vittoria la cancelliera diverrebbe il capo dell’esecutivo eletto democraticamente più longevo di sempre. E alla fine del mandato eguaglierebbe il primato di Helmut Kohl, che ha totalizzato 16 anni alla guida della Bundesrepublik
Angela Merkel “si ricandiderà da cancelliera federale nel 2017 per il quarto mandato”. Lo scrive Der Spiegel. In caso di vittoria, la tedesca che nel 2013 ha ottenuto un terzo mandato e ora governa in coalizione con i socialdemocratici diventerebbe il capo dell’esecutivo eletto democraticamente più longevo di sempre, eguagliando il primato di Helmut Kohl, che totalizzò 16 anni da cancelliere. La Merkel è infatti a capo del governo dal novembre 2005 e ha vinto finora le ultime tre elezioni legislative in Germania.
Stando al settimanale, l’annuncio ufficiale sarà fatto all’inizio del 2016. Ancora non è chiaro però se la cancelliera intenda rimanere per un’intera legislatura. Il giornale tedesco scrive che c’è stato un incontro con il manager Klaus Schueler durante il quale si è iniziato a discutere della strategia per la prossima campagna elettorale, che verrebbe gestita direttamente dal Konrad Adenauer Haus, la sede della Cdu. Aggiunge lo Spiegel che la cancelliera avrebbe anche già parlato del piano con Horst Seehofer, il leader della Csu (Unione Cristiano-Sociale in Baviera). Che punta all’obiettivo della maggioranza assoluta per l’Unione cristiano democratica (Cdu-Csu). Ma su questo punto la cancelliera, che è anche leader della Cdu, sarebbe scettica: nel 2013 la Cdu-Csu arrivò al 41,5% contro il 25,7% dei socialdemocratici.
Merkel, ora in vacanza sulle Alpi, gode comunque di popolarità incontrastata, con valori fissi attorno al 60%. Un dato che potrebbe escludere dalla corsa gli eventuali concorrenti. Al momento i sondaggi danno la Cdu-Csu stabile sopra il 40% (a luglio era al 42%).
Peter Tauber, segretario della Cdu di Merkel e manager della sua campagna, non ha voluto commentare la notizia. Che smentisce i rumors secondo cui la Cancelliera che ha compiuto da poco 61 anni, avrebbe potuto lasciare a metà mandato per dare il tempo a un successore di prepararsi ad affrontare le prossime elezioni.