Il provvedimento sarà votato il 4 agosto alle 12 a Montecitorio per il via libera finale. Proteste dai banchi delle opposizioni: "Azione scandalosa in un Paese dove il diritto alla salute non è più garanzia per tutti". Il sottosegretario Baretta: "Si tratta semplicemente di non erogazione di cifre previste"
Il governo ha messo la fiducia alla Camera sul ddl di conversione in legge del decreto Enti locali, già approvato dal Senato. Il voto è previsto alle 12 del 4 agosto. Ad annunciare la decisione di procedere con la fiducia è stato il ministro dei rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi. Dure le proteste delle opposizioni. “Vogliono nascondere 2,5 miliardi di tagli alla sanità”, ha detto il capogruppo di Sel Arturo Scotto. “Una cosa scandalosa in un Paese dove il diritto alla salute non è più una garanzia per tutti i cittadini”.
Proprio gli interventi sulla sanità che sarebbero contenuti all’interno del provvedimento hanno scatenato le critiche anche del Movimento 5 Stelle: “Questi tagli”, ha scritto su Facebook Luigi Di Maio, “destinati a peggiorare un dato già drammatico: più di 9 milioni di italiani dichiarano di non aver potuto accedere ad alcune prestazioni sanitarie di cui avevano bisogno per ragioni economiche e di questi ultimi 2,4 milioni sono anziani, 5 milioni vivono in coppia con figli e 4 milioni risiedono nel Mezzogiornò”.
A difendere il provvedimento è invece il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta: “Questo decreto è il risultato di incontri approfonditi con tutte le rappresentanze degli enti locali e l’esito è stato un’intesa che la stragrande maggioranza di Comuni, Province e Regioni ha approvato. Per la sanità non si tratta di tagli ma di non erogazione di cifre previste”.