Cultura

Libri per fare, costruire, giocare

Nella postfazione a Come si fa a giocare di Ferri e Ricci (Editori Riuniti, 1982; in qualche biblioteca è ancora reperibile) Mario Lodi racconta dei suoi giochi di bambino, del tempo passato a sperimentare, progettare, costruire, adattare materiali di recupero per costruirsi giocattoli o creare nuovi oggetti. Esperienze che continuerà a rielaborate nella sua vita di maestro, nella Casa delle arti e del gioco e in altre attività educative. Un racconto affascinante e rivelatore del nesso profondo tra fare e imparare. I tempi oggi sono cambiati, ma è necessario tenere aperto il canale di un’abilità manuale che si serve di strumenti tradizionali; abilità da costruire e allenare con pazienza già da piccoli, pasticciando e saggiando materiali diversi per scoprire la loro duttilità o la loro resistenza, assemblarli o scomporli per dare continuamente vita a forme diverse. Ecco dunque alcuni libri che ci hanno colpito per l’originalità delle proposte, per le modalità di presentazione delle procedure di realizzazione dei lavori che propongono, perché contagiosi nel trasmettere l’entusiasmo di mettere in attività le mani.

Mare di Ricardo Henriques e André Letria (La nuova frontiera, 2014) è definito dagli autori un attividario (libro di attività+abbecedario); finemente illustrato in blu, presenta 184 parole in ordine alfabetico pescate dalla cultura del mare, corredate di rimandi e approfondimenti. Tra le pagine trovano posto aanche 80 attività che vanno dal costruire una bussola magnetica con il materiale che si ha in casa, piccole imbarcazioni con propulsore a getto o a propulsione meccanica, a esperimenti per veder galleggiare un iceberg in cucina a giochi vari.

Giochiamo con i gessi di Carlo Carzan e Sonia Scalco,  illustrazioni di Francesca Carabelli (Editoriale Scienza 2015) ha allegati quattro gessi colorati e venti giochi diversi da praticare all’aria aperta – in cortile, su un marciapiede, nell’angolo sicuro di una strada – con gli amici, utilizzando un materiale semplice; gli autori forniscono tre ricette per realizzare in casa gessi colorati. Le proposte spaziano dalla rivisitazione di alcuni giochi di strada della tradizione ai giochi di strategia per la risoluzione di problemi e di rompicapo, dai giochi di abilità per allenarsi e gareggiare ai giochi d’artista con i quali esprimere la propria creatività.

Dopo essersi legittimamente ripresi spazi urbani per giocare, siamo pronti ad accogliere l’invito di Keri Smith, Risveglia la città (Terre di Mezzo 2015) per diventare protagonisti attivi del paesaggio urbano. La Smith pratica la guerrilla art, una forma di arte che utilizza diversi tipi di lavori artistici anonimi da installare, rappresentare o attaccare in luoghi pubblici o privati. Abbellire, modificare, rivitalizzare spazi per creare comunità, con l’intento di migliorare, mai di danneggiare, del resto le proposte sono tutta facilmente rimovibili. L’autrice spiega come preparare adesivi e stencil personalizzati, bombe di semi, timbri con patate, polistirolo o gomma. Chi meglio dei bambini può praticare questa forma di guerrilla nonviolenta, ad esempio, con la propria classe o anche con il gruppo delle attività della biblioteca, per lasciare in giro oggetti inaspettati, vasetti vuoti con all’interno un messaggio gentile, delle installazioni artistiche con post-it, creare ambienti in miniatura, collage di suoni, alberi dei desideri, un percorso di parole.

Per concludere un testo stimolante ad alto tasso di tecnologia. Costruisci il tuo robot e scopri come funziona di Steve Parker, illustrato da Owen Davey (Editoriale Scienza, 2015), introduce al mondo della robotica. L’impiego dei robot è in continua espansione in diversi campi; le loro mansioni si evolvono e si specializzano, il libro esplora i settori dove sono impiegati. Si parte dai robot che hanno visitato lo spazio al posto degli uomini, raggiungendo luoghi dove a questi non è possibile sopravvivere; nello spazio sono impiegati anche i robonauti, robot umanoidi in tuta spaziale, che si muovono o lavorano come astronauti, per continuare con i robot medici in grado di eseguire complessi interventi chirurgici, fino ai robot del futuro. Al libro sono allegati i materiali per costruire tre piccoli robot a carica: Newton, Edison e Einstein. Bisogna solo montare a incastro, senza l’aiuto di colla e forbici, i pezzi e inserire i piccoli motori allegati.
Insomma, buon tempo e buon lavoro!

di Anna Meta