Novanta posti letto nel salone dell’oratorio per accogliere i migranti: è questa la risposta che Casa della Carità, fondazione voluta dal cardinale Martini, ha provato a dare alla richiesta del prefetto di Milano di accogliere temporaneamente i profughi che continuano ad arrivare in città. “Né la parrocchia, né la Casa della carità ricevono fondi per ospitare i migranti”, spiega don Paolo Selmi, parroco di Bruzzano (Mi). L’accoglienza verrà finanziata dalla Casa della carità che, a sua volta, per coprire tutti i costi del progetto conta sul sostegno di tutti i suoi donatori, dai cittadini alle aziende.  Il parroco racconta a ilfattoquotidiano.it la grande disponibilità degli abitanti della zona a fare volontariato in parrocchia (130 le adesioni raccolte in una settimana) e la convivenza quotidiana tra regioni differenti: “Ieri sera una donna siriana ha steso il tappeto in cortile in oratorio e si è messa a pregare. Questa mattina un gruppo di ragazzi nigeriani è venuto a messa”. Nessuna critica in Paese? “Solo su Facebook, nessuno è venuto qui di persona a cercare un confronto”

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