Cronaca

Giubileo 2015, corpo di Padre Pio a Roma: per la prima volta traslato dalla Puglia

A volerlo è stato Papa Francesco, che ha voluto questo evento in preparazione al mercoledì delle ceneri dell'Anno Santo. In quel giorno Bergoglio invierà in tutto il mondo i "missionari della misericordia"

“Farò più rumore da morto che da vivo”. Mai profezia fu più vera di quella di san Pio da Pietrelcina che, con sant’Antonio da Padova, detiene il record di essere il santo più invocato al mondo. Dall’8 al 14 febbraio 2016 il corpo del frate del Gargano sarà esposto nella Basilica Vaticana per l’inizio della Quaresima del Giubileo della misericordia indetto da Papa Francesco. Per la prima volta le spoglie di san Pio lasceranno San Giovanni Rotondo dove riposano da quasi cinquant’anni, ovvero dal giorno della morte avvenuta il 23 settembre 1968.

La decisione di traslare a Roma il corpo del frate cappuccino è stata presa da Bergoglio in persona che ha voluto questo evento in preparazione al mercoledì delle ceneri dell’Anno Santo. In quel giorno, infatti, il Papa invierà in tutto il mondo i “missionari della misericordia”, ovvero sacerdoti e vescovi emeriti che avranno “l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica”. È noto che padre Pio trascorreva numerose ore della sua giornata nel confessionale e che spesso accoglieva anche attori e cantanti famosi con storie di divorzi e tradimenti. La decisione del Papa è stata comunicata ai frati di San Giovanni Rotondo da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e regista del Giubileo della misericordia.

Il presule ha spiegato che “anche la presenza delle spoglie di san Pio sarà un segno prezioso per tutti i missionari e i sacerdoti, i quali troveranno forza e sostegno per la propria missione nel suo esempio mirabile di confessore infaticabile, accogliente e paziente, autentico testimone della misericordia del Padre“. Sabato 13 febbraio 2016 Bergoglio riceverà anche in udienza una folta rappresentanza dei Gruppi di preghiera di padre Pio diffusi in tutto il mondo.

“La presenza delle spoglie del frate – spiega a ilfattoquotidiano.it monsignor Guillermo Karcher, tra i più stretti collaboratori del Papa – si addice all’Anno Santo della misericordia perché egli è stato un uomo veramente misericordioso che ha fatto dell’accoglienza del peccatore, dell’esercizio del consiglio spirituale e del sacramento della riconciliazione una scuola di vita e di speranza che ha aiutato tante persone nel discernimento e nella scelta del bene”.

Canonizzato nel 2002 da san Giovanni Paolo II che lo aveva incontrato da giovane prete durante un suo viaggio in Italia e dal quale aveva ricevuto la grazia della guarigione per la sua amica Wanda Poltawska, il frate del Gargano è sempre stato al centro di numerose polemiche. In vita per due volte fu processato e sospeso dall’ex Sant’Uffizio. In morte non sono mancate le proteste sia per la mega chiesa progettata da Renzo Piano e a lui dedicata a San Giovanni Rotondo accusata di essere d’ispirazione “massonica”, sia per la ricognizione del suo corpo, effettuata nel 2008, sotto la regia dell’allora arcivescovo Domenico D’Ambrosio: “Abbiamo trovato il mento perfetto, la presenza della barba, dei mezzi guanti e delle unghie in condizioni da manicure“. Ora la traslazione del corpo di san Pio a Roma sicuramente non risparmierà nuove polemiche.