Spin-doctor, direttori di giornali, professori universitari, autori televisivi ed ex sindacalisti, spunta anche la vice responsabile cultura e informazione del Partito Democratico: ecco chi sono i nuovi membri del Cda della Rai.

Guelfo Guelfi: classe 1945, pisano di nascita, professionista della comunicazione, considerato molto vicino al premier Matteo Renzi (ma soprattutto al padre del premier, Tiziano). Approda al cda della Rai da attuale presidente del teatro Puccini di Firenze, comprendendo i ruoli di direttore creativo di Florence Multimedia, dirigente di Toscana Promozione. Guelfi viene accreditato come spin-doctor di numerose campagne elettorali, tra cui quella che portò Renzi alla poltrona di sindaco di Firenze.

Paolo  Messa: nato a Bari nel 1976, editore, docente, scrittore e comunicatore politico, è laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Bari, ha insegnato presso l’Università La Sapienza di Roma e tiene lezioni di ‘Media e Intelligence’ nei master dedicati all’Intelligence economica promossi dalle Università di Firenze e di Roma Tor Vergata. Da maggio 2015 dirige il Centro Studi Americani, di cui in precedenza è stato consigliere di amministrazione. Nel 2004 fonda la rivista mensile Formiche ed è anche il membro del Consiglio di Amministrazione del Conai. Fa parte del comitato scientifico della testata ‘InPiù’ e dell’associazione Ain. Dal 2000 fino al 2006 si è occupato di comunicazione politica. Ha curato la campagna elettorale del 2000 di Raffaele Fitto e successivamente ha svolto dal 2001 al 2006 il ruolo di capo ufficio stampa e capo della comunicazione dell’Udc.

Giancarlo Mazzuca: classe 1948, originario di Forlì. Giornalista, scrittore, alla guida de Il Resto del Carlino dal 2002 al 2008, e de Il Giorno. Inviato speciale del Corriere della Sera, caporedattore della sezione economia del Giornale di Indro Montanelli e suo vicedirettore a La Voce (1994- 1995). Successivamente è stato vicedirettore di Fortune Italia. Capo della redazione economica del Quotidiano Nazionale, nel 2002 ne assume la direzione editoriale senza tralasciare la carica di direttore responsabile al Resto del Carlino. Tra il 30 aprile e il 25 settembre 2003 è stato direttore del Giorno. Candidato nel 2008 tra le file de il Popolo delle Libertà, viene eletto alla Camera nella circoscrizione XI dell’Emilia Romagna. Presenzia nella Commissione cultura della Camera dei deputati, senza sospendere la sua attività giornalistica e rimane editorialista del Quotidiano Nazionale. Scelto per sfidare il governatore uscente Vasco Errani come presidente della Regione Emilia Romagna, per il centrodestra nel 2010 decide di ritirarsi dalla competizione designando come candidato la deputata e viceportavoce vicario del Pdl Anna Maria Bernini. Il 3 febbraio Mazzuca è ritornato alla direzione del Giorno. Mazzuca è stato presidente dell’Accademia dei Filopatridi, è membro della Fondazione Italia Usa e dell’Accademia Angelico Costantiniana. Nel 2014 è stato premiato alla carriera dalla Niaf, National Italian American Foundation. Ha pubblicato numerosi saggi e libri.

Rita Borioni: classe 1965, una laurea in storia dell’arte con 110 e lode, Borioni è l’attuale assistente del presidente della VII Commissione del Senato, carica che ricopre dal giugno 2013.
Per 11 anni ha lavorato come collaboratrice parlamentare in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati per il Gruppo parlamentare dei Ds, mentre per cinque è stata collaboratrice della Commissione Cultura del Senato, sempre per il Gruppo dei Ds. Dal 1996 al 2006 Borioni è stata collaboratrice e consulente presso l’Agenzia Servizi Interparlamentari, mentre da marzo 2001 a febbraio 2009 è stata docente a contratto Legislazione dei beni culturali all’Università della Calabria. Nell’aprile 2007 diventa consulente del Cda di Cinecittà Holding, carica che ricopre fino ad agosto 2008. Dal febbraio 2010 al dicembre 2010 è autrice e conduttrice di Red Tv, mentre dall’aprile 2010 al dicembre 2013 è vice responsabile Cultura e Informazione presso la sede nazionale del Partito Democratico.

Arturo Diaconale: nato in provincia di Teramo nel 1945. Inizia nel 1973 l’attività giornalistica nella redazione romana de Il Giornale di Sicilia. Giornalista parlamentare nel 1976, capo della redazione romana all’inizio degli anni ‘80, passa nel 1985 a Il Giornale. Nel 1992  lascia Il Giornale e diventa redattore capo del quotidiano televisivo della Fininvest Studio Aperto. Dal 1993 è direttore de L’opinione che trasforma da settimanale in quotidiano. Diaconale è stato vice segretario nazionale della Fnsi e segretario dell’Associazione Stampa Romana, ed esponente di punta della componente moderata del sindacato dei giornalisti italiani. Nel 1995 ha ideato e condotto la trasmissione televisiva di Rai 3 Ad Armi Pari. Ha scritto il saggio ‘Tecnica post-moderna del colpo di stato – magistrati e giornalisti ‘, ‘Attacco alla libertà’ e, insieme a Mario Baccini, il libro ‘Come ci vedono gli stranieri’, realizzato in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura e con il patrocinio del Ministero degli Esteri. Ha scritto il saggio ‘Democrazia e libertà’. Ha condotto il programma L’altroshow, registrato al Teatro Flaiano di Roma. Ha partecipato e partecipa in qualità di ospite a numerosi programmi televisivi. Ha realizzato, sempre al Teatro Flaiano, gli incontri teatrali sui principali avvenimenti nazionali con la partecipazione dei protagonisti e del pubblico. Candidato al Senato per il Polo delle Libertà nelle elezioni politiche del 1996 nel Collegio 14 della Regione Lazio, senza essere eletto. Ha promosso la trasformazione della Stazione Vigna Clara di Roma in PalaOpinione dove ha presieduto oltre venti convegni dedicati ai temi politici e culturali d’attualità. Nel 2009 viene nominato come commissario straordinario del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, posizione che gli viene confermata come presidente del parco al termine del commissariamento, il 7 luglio 2010.

Carlo Frecceronato a Savona nel 1947, negli anni ’80 responsabile dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1, poi curatore della programmazione di Rete4, responsabile dei programmi di La Cinque direttore di Italia 1, dopo un’esperienza come consulente di Rai1 (e una parentesi parigina come responsabile programmazione di France 2 e France 3) nel 1996 diventa direttore di Rai2. Rivoluziona la rete: sono gli anni di Santoro e della Dandini, di Fazio e Chiambretti, dei fratelli Guzzanti e di Gad Lerner. Un’esperienza che si conclude bruscamente: l’intervista di Luttazzi a Marco Travaglio durante Satyricon gli costa parecchio e sconta l’‘editto bulgaro’ lanciato nell’aprile 2002 dall’allora premier Berlusconi. E’ l’inizio per Freccero di una via crucis fatta di carte bollate e inattività forzata nella sede di Viale Mazzini. Nel 2007 viene nominato presidente di Rai Sat, incarico che mantiene fino al 2010. Intanto nel 2008 diventa direttore di Rai4: la lascerà nell’agosto 2013, andando in pensione dalla Rai. Docente universitario di teoria e tecniche della comunicazione, è autore di numerosi saggi. Nel 2014 assume la direzione artistica del Roma Fiction Fest, poltrona che dovrà lasciare per sedere nel cda di Viale Mazzini.

Franco Siddi: nato in provincia di Sassari  il 25 novembre del 1953, ha iniziato la sua carriera di giornalista come collaboratore dell’‘Unione sarda’ e poi del Gazzettino Sardo della Rai. Poi dopo un periodo nell’ufficio stampa del Comune di Cagliari, torna a scrivere per La Nuova Sardegna , impegno che lascierà per occuparsi a tempo pieno della carriera sindacale. Eletto presidente della Federazione nazionale della stampa nel Congresso di Montesilvano nel 2001, viene confermato nell’incarico anche nel 2004 a Saint Vincent. Nel 2007 a Castellaneta Marina (Taranto), diventa segretario, carica che ricopre per altri due mandati fino al gennaio del 2015.

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