Società

Federalberghi: “Aumentano gli italiani in vacanza”. La prima regola? Risparmiare

Rispetto al 2014 i connazionali in viaggio sono cresciuti del 8,6%. Fa riflettere il calo delle prenotazioni negli alberghi e il boom dei b&b, ma soprattutto la scelta della casa di parenti o amici per trascorrere i giorni di ferie

Sempre più in vacanza, sempre più al risparmio. Gli italiani non rinunciano ai viaggi estivi, ma cercano di limitare gli esborsi scegliendo luoghi di pernottamento alternativi ai costosi alberghi. E’ la tendenza della ricerca annuale di Federalberghi. Che fa un quadro completo della situazione. Innanzitutto i numeri: sono 30,4 milioni gli italiani che andranno o sono già in vacanza, in aumento dell’8,6% dai 28 milioni del 2014. Nell’81% dei casi (quasi 25 milioni) rimarranno nella Penisola, mentre il 19% (oltre 5 milioni) preferisce località estere. Il giro d’affari complessivo del turismo estivo in Italia, secondo quanto comunicato dalla Federazione degli albergatori, si attesta sui 18,3 miliardi di euro rispetto ai 17 miliardi del 2014 (+7,7%).

Si tratta di “timidi segnali positivi” – ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – “ma come avvenuto anche in altre circostanze, non vogliamo illuderci o crogiolarci sugli allori. L’Italia ha bisogno di investimenti cospicui nel settore e di un piano robusto di ristrutturazioni e di promozione, per consentire al nostro sistema di risalire rapidamente la classifica mondiale dei Paesi a maggior vocazione turistica”. La maggior parte degli italiani ha scelto per la propria villeggiatura località di mare, in crescita rispetto all’anno scorso, e le regioni più ambite si confermano quelle del MezzogiornoSicilia (18%), Sardegna (10,4%), Puglia (10,1%) e Calabria (10%). “Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Sud, vedere che il 48% degli italiani abbia scelto per la proprie ferie estive soprattutto queste Regioni, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza – ha commentato Bocca – nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa”.

Le altre principali destinazioni sono la montagna con il 7,8% delle preferenze (rispetto al 15,1% del 2014), le località d’arte con il 4,2% (5% nel 2014), le località termali e del benessere con il 2,7% (2,4% nel 2014) ed in leggera risalita sono i laghi dove si attesta il 2% della domanda. Per quanto riguarda, invece, gli stranieri che hanno deciso di trascorrere le vacanze nella Penisola emerge un incremento tendenziale del +2,5% rispetto all’anno scorso. Per chi sceglie di andare all’estero, quest’anno, come detto, sono oltre 5 milioni (rispetto ai quasi cinque milioni del 2014) i connazionali che si sposteranno oltre confine e la scelta ricade, in particolare, sulle grandi capitali europee (43% come l’anno scorso) e sui mari tropicali (che salgono al 17,7% dal 15,2%). Il giro d’affari complessivamente prodotto è di 18,3 miliardi di Euro, in aumento del 7,7% rispetto all’estate 2014.

Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani, l’albergo rimane il leader incontrastato con il 24,5% delle scelte che, però, diminuisce del 3% rispetto all’anno scorso. Crescono con il 21,7% (20,1%), invece, i connazionali che trascorrono le vacanze a casa di parenti o amici, i residence col 7,1% (6,5%), i bed&breakfast con il 4,3% (2,9%), i campeggi con il 4,3% (2,5%) e gli affitti di appartamenti con il 12,1% (10,2%). In forte calo sono gli italiani che decidono di usufruire della “seconda casa” di proprietà con il 10,6% (16,9%).