Federica Pellegrini, dopo aver conquistato una storica medaglia d’argento nei 200 stile libero femminili, porta l’Italia in finale nella staffetta con il miglior tempo nella 4×200 stile libero. Protagonista azzurra di questi Mondiali di nuoto di Kazan, la veneta si rivela determinante come ultima frazionista, dopo Alice Mizzau (1’58″78), Erica Musso (1’58″05) e Chiara Masini Luccetti (1’59″08). Con il tempo di 1’56”60, la Pellegrini nuota quasi due secondi sotto i tempi di tutte le compagne, e permette all’Italia di chiudere con il miglior crono assoluto di 7’52”51, davanti a Usa (7’52″61) e Australia (7’52″66).
“Stamattina ero un po’ acciaccata, ma è solo qualche dolore dovuto alla tensione“, spiega l’olimpionica ai microfoni Rai. “Sinceramente sono molto contenta, ovviamente sarà una gara molto difficile ma ci crediamo molto. Questa staffetta, sia adesso che in ottica futura, è molto importante – spiega -. Bisogna cercare di incoraggiare queste ragazze fino alla fine. Come ho ripetuto a loro, era importante non rincorrere il tempo e fare la nostra gara. Abbiamo una tattica molto diversa dalle altre, più in progressione”.
Con la medaglia del 5 agosto, per Federica Pellegrini c’è il record conquistato nel giorno del suo 27esimo compleanno. Il sesto podio iridato di fila, dopo l’argento a Montreal 2005, il bronzo a Melbourne 2007, l’oro a Roma 2009 e Shanghai 2011 e l’argento a Barcellona 2013, fa entrare l’azzurra nella storia del nuoto. “Dopo una medaglia”, ha detto l’atleta, “è difficile non essere emozionata. Non ho dormito molto ma più per la tensione e il crollo di nervi”. Nelle prossime ore ci sarà la finale e la squadra rosa si prepara ad affrontare la nuova sfida: “Non pensavamo di entrare col primo tempo”, ha concluso Pellegrini. “In finale ci giocheremo qualcosa di importante. Noi siamo le quattro titolari mentre le altre squadre cambieranno molte nuotatrici, ma anche noi abbiamo margine. La speranza è l’ultima a morire. C’è tanta tensione soprattutto dopo l’argento, ma terrò alta l’attenzione per questa finale importantissima”.
E’ la quinta volta che l’Italia si giocherà la finale di questa categoria. Nei precedenti non è mai stato raggiunto il podio. Nella finale di 4×200 femminile di Roma 1994 si è conquistato il settimo posto in 8’23″78 (Borgato, Salvalajo, Vianini, Tocchini); a Fukuoka 2001 il sesto in 8’08″56 (Vianini, Chiuso, Parise, Striani); a Roma 2009 il risultato migliore delle azzurre. Il quarto posto in 7’46″57 da Spagnolo, Filippi, Carpanese e, appunto, Pellegrini, mentre nell’ultima edizione a Barcellona 2013 la squadra, composta dalla campionessa con Mizzau, De Memme e Carli, ha terminato la gara settima col tempo di 7’57″91.