droga business 640

La notizia dell'”Amnèsia killer” sequestrata pochi giorni fa a Napoli dai Carabinieri è certamente inquietante: la camorra avrebbe, secondo la stampa nazionale, immesso sul mercato una cannabis di scarsa qualità denominata Amnèsia -solo omonima della Haze venduta nei coffeeshop olandesi- ‘tagliata’ con oppiacei e addirittura acido (non il lisergico ma quello delle batterie dell’automobile): un veleno che avrebbe, a detta degli inquirenti, provocato perdita della memoria e danni fisici permanenti a tre giovani napoletani che l’avevano fumata.

Ma siamo cosi sicuri che il “salto di qualità” del mercato clandestino, mischiare cannabis con oppiacei, sia davvero avvenuto? E che basti “immergere” le cime di marijuana nel metadone perché soft ed hard drugs si fondano creando una ‘bomba’ psicotropa da far impallidire i più cupi moniti proibizionisti? A parte le congetture ci vuole un esperto.

Nei Paesi Bassi, vista la particolare situazione legislativa delle droghe, esperti ufficiali e non ufficiali non mancano; per capirci qualcosa ho chiesto al Trimbos Instituut, il più importante istituto di ricerca olandese sulle dipendenze. E da lì, sono letteralmente caduti dalle nuvole: “L’Amnesia è famosa per essere un’erba molto forte”  ha spiegato il ricercatore Sander Rigter ma di cannabis tagliata con altre sostanze psicoattive nessuno, al Trimbos, ha mai sentito nulla. “Ingredienti per aumentarne il peso e migliorarne l’aspetto sì” ma eroina decisamente no. Secondo il ricercatore, teoricamente, tagliare cannabis con Lsd o cannabinoidi sintetici, per renderla più potente, è possibile. Con oppiacei molto difficile. Quindi l'”Amnè”, almeno secondo il Trimbos, non viene certamente dall’Olanda ed è difficile sia stata tagliata con gli oppiacei.

E i coltivatori? Loro sono gli esperti non ufficiali; ne ho contattato uno nei Paesi Bassi, che chiameremo Claudio. E indovinate cosa ha detto? “La cannabis viene certamente tagliata dalle organizzazioni criminali ma per aumentare il peso, e quindi il profitto; che interesse avrebbero ad ammazzare i clienti?” Magari abbassare la qualità per aumentare il ricavo. Claudio mi spiega che il taglio avviene con sostanze che aumentano la massa anche di 1/3 rispetto alla partita originale. Ma che costano poco: “Hai presente i cristalli di silice in bustina che trovi nelle scatole di scarpe? Sembrano resina di cannabis. Le organizzazioni le usano insieme alla sabbia e alla lacca”. In tanti anni nel “business” si è imbattuto in partite edulcorate che al massimo causavano nausea e mal di testa. Ma addirittura danni permanenti, perdita della memoria e giovani fumatori trasformati in tossici no, questa non l’aveva mai vista, né sentita prima: “e sarebbe da vedere se davvero basti immergere una cima nel metadone o spruzzarla con eroina perchè faccia effetto”.

Senza dimenticare un particolare fondamentale: l’eroina ha un prezzo al grammo di gran lunga superiore a quello della cannabis. Almeno 4 o 5 volte superiore. Insomma la tesi che la camorra voglia “drogare le canne” per trasformare i fumatori in ‘tossici’ ai quali vendere eroina sarebbe degna degli anni d’oro del proibizionismo. A questo punto aspettiamo di vedere l’esito dei referti, senza dimenticare che in Italia, quando si parla di marijuana (e di droghe in genere) ogni leggenda metropolitana diventa verosimile.

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