La Musica è Lavoro

Summer Jamboree, Angelo Di Liberto: “Organizzare un festival è difficile e ci aspettavamo più collaborazione, ma abbiamo creato un fenomeno di costume”

di Silvia Rossi e Luca Catasta

Pettinatevi bene e frugate nel baule della nonna perché se volete essere perfetti per il Summer Jamboree non basta improvvisarsi pin up o rockers, bisogna esserlo davvero. A Senigallia, sulla Riviera Adriatica, appassionati e curiosi si sono dati appuntamento da tutto il mondo per la XVI edizione del Summer Jamboree, il Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50 (dal 1 al 9 agosto). Partito come una festa tra vecchi amici, il “jambo” – come lo chiamano i veterani – è tra gli happening più importanti d’Europa. Sicuramente il primo in Italia. E sebbene ci sia chi sostiene che non è più come i primi anni, bisogna ammettere che rimane un concentrato di musica, stile e divertimento molto significativo. Si balla in spiaggia, per strada e nelle piste posizionate ad hoc nelle piazze di Senigallia. Ovunque insomma.
Quest’anno nei tre palchi previsti per i concerti e i dj set si alternano big del Rock’n’Roll internazionale come Gary U.S. Bonds, divenuto amico di Bruce Springsteen con la sua “Quarter to Three”, Bobby Brooks Wilson, figlio del leggendario Jackie Wilson, Gary “Detroit” Wiggins e nomi famosi nella scena italiana come i Good Fellas e i giovani The Backseat Boogie. E ancora Dj set dal mattino fino a notte fonda. Gli imperdibili italiani sono Giusy Wild e Andy Fisher e dall’Olanda un signore che da oltre 35 anni gira i palchi dei festival più famosi: At’s Crazy Record Hop. E ancora spettacoli di Burlesque con Eve La Plume e Grace Hall e dance camp per imparare a ballare, perché fidatevi, il Rock’n’Roll è contagioso.
Abbiamo incontrato Angelo Di Liberto, direttore creativo del Festival, per parlare di passioni ma anche di difficoltà nell’organizzare e mantenere puro un Festival in Italia.

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