Per un’ora è mezzo, stamattina presto, l’aeroporto Marconi di Bologna è rimasto bloccato. Grande agitazione tra gli addetti alla sicurezza. La polizia ha bloccato diversi voli, uno per Lanzarote l’hanno fermato mentre era già in fase di rullaggio sulla pista. Cercavano un coltello, un coltellaccio inquietante perché era “lungo come il lato lungo del contenitore in cui si infilano i bagagli per lo scanner”, giura chi lo ha visto nelle immagini.
Così, mentre bloccavano i voli e “bonificavano” tutto il bonficabile, gli agenti della sicurezza privata del Marconi e quelli della Polaria hanno chiesto a centinaia di passeggeri di tornare indietro e ripetere il controllo bagagli. “La gente ha reagito bene, nessuno si è fatto prendere dal panico o dall’agitazione”, racconta un addetto ai lavori.
Niente, il coltellaccio non si è trovato. Quasi certamente ha preso il volo. Almeno quattro aerei sono decollati, infatti, nell’ora e mezzo del blocco. Non hanno fatto in tempo a fermarli. Uno per Lamezia Terme, uno per Palermo, uno per Londra e uno per Catania.
Erano le 6 del mattino, alle 7.30 circa l’aeroporto è tornato a funzionare regolarmente. Una bella falla nei controlli (il Marconi è il settimo aeroporto italiano con 6,6 milioni di passeggeri nel 2014). Perché quel tipo di coltello in teoria poteva essere usato per dirottare un volo o comunque per scatenare il panico a bordo, tant’è vero che non passano neanche le forbicine per le unghie.
Secondo una primissima ricostruzione, tutta da verificare e priva di qualsiasi ufficialità, l’addetto allo scanner si sarebbe distratto. Non avrebbe visto l’arma, pur riconosciuta dalla macchina che quando “vede” oggetti pericolosi o vietati ferma l’immagine, proprio per richiamare l’attenzione della guardia giurata impegnata nei controlli. La distrazione sarà durata pochi secondi. Appena il tempo necessario al passeggero per recuperare il bagaglio e confondersi tra i viaggiatori in partenza. Non sono riusciti neanche a ricostruire il colore della borsa, né le fattezze di chi la portava. E infatti non l’hanno trovato.
“Il piano di emergenza”, ha poi detto in una nota lo scalo bolognese, “è scattato dopo che un addetto al ‘monitor security’, credendo di aver lasciato passare un coltello in un bagaglio a mano, ha avvisato la polizia che ha subito sospeso le operazioni di imbarco. I passeggeri già entrati nell’area sono stati fatti uscire e nuovamente sottoposti a controlli. A seguito del secondo giro di verifiche su bagagli a mano e viaggiatori, e della bonifica dell’area imbarchi, non è stato trovato nessun oggetto pericoloso e le attività al Marconi sono riprese regolarmente”.
Aggiornato dalla redazione web l’11 agosto 2015 alle 19