Il numero uno del club azzurro inferocito per l'organizzazione della gara che si è giocata a Shanghai e che ha visto la vittoria della Juve sulla Lazio. "Lega Serie A non è la nostra casa, il presidente è un incapace"
“Supercoppa? E’ stato imbarazzante quello che è accaduto. Io mi sono rifiutato di andare in Cina, si propose di giocarla in Italia ed io avevo lanciato l’idea di un match andata e ritorno. Si decise, poi, di andare in Qatar, che rispetto alla Cina è di un altro livello dal punto di vista organizzativo. I cinesi sono un popolo splendido, ma a loro serve tempo per crescere”. Parola di Aurelio De Laurentiis, molto critico sull’organizzazione della gara di Supercoppa Italiana che si è giocata a Shanghai e ha visto la Juventus vittoriosa sulla Lazio.
Il numero uno del Napoli attacca duramente la Lega di Serie A e il suo presidente Maurizio Beretta. “La Lega Serie A non è la nostra casa, è una delle cose più disorganizzate che abbia mai visto. Il presidente è un incapace guidato a guinzaglio da Lotito”, ha sentenziato De Laurentiis a Radio Kiss Kiss Napoli. “Mi sono sempre chiesto perché i funzionari della Lega devono prendersi dei soldi dalla Supercoppa? Quando andai a Pechino mandai tutti a quel paese, mancava l’organizzazione. Perché la Lega non si è recata due mesi fa in Cina per verificare l’organizzazione a Shanghai? Si sono mossi tardi, serviva più autorevolezza soprattutto sulla questione campo”, ha proseguito.
Il presidente del Napoli è riuscito a vedere solo in streaming la gara dal Portogallo. “Non potevamo assistere alla sfida di Supercoppa perché i diritti del match non sono stati venduti in quel paese, qualcosa di assurdo. Sono stato costretto a vedere in streaming la gara nel nostro albergo di Oporto, è assurdo perché non dovrebbe accadere, è illegale ma è un’operazione fattibile in maniera troppo semplice. Beretta deve dare le dimissioni e Lotito non deve più rompere le scatole e non deve mettere più bocca, la Lega Serie A è di 20 squadre! Hanno inventato un sistema di voto grazie al quale il patron della Lazio comanda tutto, Renzi dovrebbe vigilare anche su questo”.