La Banca d'Italia ha rilevato un'ulteriore riduzione dell'1% a livello complessivo. I finanziamenti alle aziende sono scesi dell'1,6% rispetto a giugno 2014. In parallelo aumentano ancora le sofferenze: +14,7%
La svolta non c’è ancora. Ma i dati della Banca d’Italia sui prestiti bancari concessi a giugno contengono per la prima volta dal 2012 un segno più. Se infatti a livello complessivo i prestiti hanno registrato un ulteriore calo dell’1% rispetto al giugno 2014, quelli alle famiglie sono aumentati dello 0,1%, cosa che non avveniva da tre anni. In compenso continuano a decrescere, anche se a ritmo inferiore rispetto ai mesi precedenti, i finanziamenti alle aziende: -1,6%. In parallelo continuano ad accumularsi nei bilanci bancari i crediti difficili o impossibili da recuperare: a giugno le cosiddette sofferenze sono aumentate del 14,7%, come a maggio. Nello stesso mese il tasso di crescita dei depositi bancari del settore privato è stato del 3,8 per cento.
Quanto ai tassi di interesse, secondo via Nazionale quelli sui mutui sono saliti al 3,01% dal 2,9 del mese prima mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari all’8,13 per cento contro l’8,40 per cento di maggio. I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,88 per cento rispetto al 3% del mese precedente e quelli sui nuovi prestiti di importo superiore all’1,69 per cento rispetto all’1,61 per cento di maggio.