La Liga più bella di sempre, non soltanto Messi contro Ronaldo ma anche Atletico, Valencia e Siviglia. Le invincibili (almeno sulla carta) Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, in cerca di sfidanti in Ligue 1 e Bundesliga. O il Chelsea di Mourinho pronto al catenaccio per difendere il titolo dall’assalto di Manchester United, Arsenal e Liverpool. In attesa della Serie A (il fischio d’inizio è in calendario per sabato 22 agosto), in Europa è già tempo di grande calcio e di campionato: Inghilterra e Francia sono già partite da una settimana, nella due giorni di ferragosto sarà la volta di Spagna e Germania.
LIGA: NON SOLO BARCA E REAL – Il Barcellona di Luis Enrique, campione in carica di tutto, è ovviamente favorito. Il Real Madrid che ha sostituito Carlo Ancelotti con Rafa Benitez proverà a contendere il titolo ai rivali di sempre. Ma stavolta le pretendenti allo scudetto potrebbero essere addirittura cinque: l’Atletico Madrid del Cholo Simeone ha già dimostrato di potersi inserire nella corsa al vertice, o comunque di fare da ago della bilancia. In più, anche il Siviglia e il Valencia partono con ambizioni importanti. Sono loro i colpi più importanti del mercato, visto che Real e Barca si sono limitati agli acquisti di Danilo, Turan e Aleix Vidal. Invece i vari Konoplyanka e Immobile da una parte, Negredo e Bakkali dall’altra potrebbero spostare l’asticella verso l’alto. Chi cerca un torneo combattuto guardi pure in Spagna.
BUNDESLIGA: BAYERN IRRAGGIUNGIBILE – L’anno scorso il campionato era finito con mesi d’anticipo, quest’anno potrebbe non cominciare neanche: il Bayern Monaco con gli innesti dello juventino Vidal e di Douglas Costa ha tamponato la partenza della bandiera Schweinsteiger. Difficile pensare anche solo di mettere in discussione il primato interno di Pep Guardiola, che proverà nuovamente a dare l’assalto alla Champions. Alle loro spalle Wolfsburg, Leverkusen e Schalke 04 paiono le più attrezzate per il podio. Curiosità allora soprattutto per il nuovo Borussia Dortmund, che dopo la conclusione del magico ciclo di Klopp riparte da
Thomas Tuchel, ex tecnico del Mainz. Ma i gialloneri non sembrano in grado di tornare quelli dello scudetto 2012.
PREMIER LEAGUE: MOURINHO DIFENDE IL TITOLO – Squadra che vince non si cambia. Avrà pensato così Josè Mourinho, che dopo aver riportato allo scudetto il suo Chelsea ha scelto un mercato molto conservativo. Confermata l’ossatura in blocco, è arrivato praticamente il solo Falcao per garantire un’alternativa di lusso al fragile Diego Costa. Chissà se sarà sufficiente per bissare il titolo. Il Manchester United che ha speso in abbondanza per tornare al vertice: con Schneinderlin, Depay, Darmian, Romero e Schweinsteiger (e potrebbe non essere finita, si cerca un attaccante), Luis Van Gaal non può fallire. Anche il Liverpool ha fatto acquisti folli (40 milioni per il brasiliano Firmino, oltre al centravanti Benteke). Il City si è assicurato proprio dai Reds il talento Sterling (50 milioni di sterline, il calciatore inglese più pagato della storia). E l’Arsenal con Cech ha risolto l’annoso problema del portiere e, dovesse prendere un grande attaccante, si candiderebbe (come ogni anno) al titolo. La concorrenza è agguerrita. E Mou ha già cominciato il suo “catenaccio”, sul campo e in sala stampa.
LIGUE 1: PSG CONTRO TUTTI (MA SENZA IBRA?) – Il campionato è iniziato da una settimana, il Paris Saint-Germain degli sceicchi è già primo in classifica e probabilmente ci resterà fino alla fine. La vera domanda è un’altra: Zlatan Ibrahimovic resterà a Parigi o se ne andrà (negli States forse più che al Milan)? Per trovare una risposta al tormentone estivo bisognerà aspettare la fine del mercato. Le avversarie sperano che la partenza dello svedese riduca il gap dalla vetta. Le rivali più temibili sono il Monaco (che, sull’asse caldo con Milano, ha perso Kondogbia ma acquistato El Sharaawi), e il Lione (che è riuscito a trattenere le stelle Lacazette, Fekir e Gonalons). Il Psg sembra comunque irraggiungibile, anche grazie all’arrivo dallo United di Angel Di Maria (costato oltre 60 milioni di euro). L’addio di Ibra toglierebbe solo appeal al torneo, che ha già perso un’altra star di prima grandezza: “El Loco” Bielsa si è dimesso da allenatore del Marsiglia dopo appena una giornata. Impossibile colmare il vuoto da lui lasciato.
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