Non tutti vanno in vacanza il 15 agosto. Dal settore agroalimentare a quello farmaceutico, tante le realtà che non chiudono. Un ddl approvato alla Camera, ma dimenticato al Senato chiede la chiusura degli esercizi commerciali nei giorni festivi. M5S: "Necessario per la qualità della vita"
Saracinesche abbassate e cancelli chiusi, ma non dappertutto. L’Italia del giorno di Ferragosto non va solo in vacanza e lavorare per vari settori è diventato ormai normale. Da La Rinascente all’Ectrolux sono tanti i dipendenti e gli operai per cui oggi è un sabato di lavoro qualunque. In realtà la Camera dei deputati ha approvato a settembre 2014 in prima lettura un disegno di legge che prevede la chiusura obbligatoria degli esercizi commerciali il 15 agosto e in occasione delle principali festività (Capodanno, Epifania, 25 aprile, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, 1° maggio, 2 giugno, 1° novembre, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano). Il ddl però per il momento giace in commissione Attività produttive a Palazzo Madama. “La legge è stata affossata e dimenticata”, ha detto il primo firmatario dell’M5S Michele Dell’Orco, “la battaglia non riguarda soltanto il settore commerciale ma la qualità della vita della gente. Prevede anche lo stanziamento di 90 milioni di euro per i piccoli esercizi commerciali”.
Il caso che ha fatto più discutere negli ultimi giorni è quello dello stabilimento Electrolux di Susegana (Treviso): l’eccezionale stock di ordini di frigoriferi di gamma alta “Cairo” ha fatto sì che l’azienda chiedesse agli operai di restare in servizio anche nel giorno di super-festivo. Hanno risposto 100 volontari che stamattina si sono presentati regolarmente ai cancelli e hanno permesso di far partire la linea 4 e la linea 6 della catena di montaggio.
Ma non solo l’Ectrolux resta aperta. Nella lista delle realtà produttive, scrive il Sole 24 Ore, che non chiudono ci sono numerose industrie: ad esempio per l’agroalimentare ci sono la Ferrero di Alba, la Balocco di Fossano, gli stabilimenti Maina, il caseificio Occelli di Farigliano, la Bessone di Vicoforte Mondovì. Ma anche la Prima Industrie che si occupa di sistemi laser o la tipografia Grafica Veneta Spa, i call center e molte delle realtà del mondo farmaceutico. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali: chiuse le Coop, ma aperti i Carrefour e il Coin in alcune Regioni. La Rinascente resta aperta per i clienti a Roma, Milano, Firenze, Palermo e Padova.